di Salvatore Iavarone – consigliere comunale di Casoria e responsabile regionale Dipartimento Ambiente Europa Verde

L’ex Acciaieria del Sud è un fabbrica ancora attiva e ben visibile anche dalla stazione di Casoria. Una realtà storica del nostro territorio, sul territorio di Casoria, ma ai confini con Afragola.

Dopo oltre 40 anni di silenzio, ho riportato alla luce una storia che in tanti a Casoria avevano dimenticato, lasciando per decenni una montagna di rifiuti a cielo scoperto.

Il 29 Aprile 2021 in qualità di Consigliere Comunale, con protocollo n 4411 scrivevo al comandante della Polizia Municipale per richiedere una immediata verifica dell’area posta sul retro della ex IMI SUD di Via Diaz a Casoria ai confini con Afragola. Una fabbrica attiva e ben visibile anche dalla stazione di Casoria. Sul retro della fabbrica, soprattutto dal lato di via Mameli e Pennasilico è ben visibile la presenza di scarti ed inerti in grande quantità, basterebbe verificare anche da Google Earth. La risposta che ho avuto dalla polizia municipale recitava “NON si riscontravano rifiuti stoccati e ne di atro genere”. Ovviamente la situazione, ben visibile a tutti coloro che decidono semplicemente di VEDERE, è ben diversa.

Non sarebbe il caso di prevedere una caratterizzazione di queste montagne di inerti presenti sul retro della struttura?

Non sarebbe il caso di verificare la proprietà delle aree e prevedere un ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi?

Possibile che in tanti anni nessuno abbia visto?

Possibile che anche dopo una nostra segnalazione nessuno abbia volito vedere?

Ovviamente non mi sono fermato, ho prima chiesto in modo informale una risposta, non avendo avuto risposta ho scritto una nuova pec  inviata il 10 dicembre 2021 e che qui riporto:

“Al Sindaco

Al Comandante della Polizia Municipale

Con la presente a seguito di precedente nota inviata in  qualità di Consigliere Comunale e Presidente della IV Commissione Consiliare, in cui si invitava la PM ad un intervento di verifica e controllo dei rifiuti stoccati nel retro della società IMI SUD, vista la nota di risposta della PM (che si allega), nella quale si sostiene che non vi sono rifiuti, si allegano foto che dimostrano in modo evidente che nell’area della IMI SUD vi sono INSOLITE montagne di scarti di lavorazione ammassate a ridosso di abitazioni.

si resta in attesa di risposta scritta, in mancanza della quale si convocherà una commissione consiliare in seduta pubblica ENTRO E NON OLTRE SETTE GIORNI.

Vorremmo anche sapere in che modo è stato effettuato il vostro sopralluogo per il quale chiediamo dettagliate spiegazioni.

cordiali saluti

Salvatore Iavarone 

Presidente della IV Commissione”

Ho provveduto poi a convocare una seduta della IV Commissione consiliare della quale sono presidente, per il grave rischio salute, ho convocato in commissione il comandante Sciaudone, che dopo l’ultima mia pec, si era attivato a reperire la documentazione e ad un nuovo sopralluogo.

È emersa una storia davvero assurda, che troppi avevano voluto dimenticare a Casoria.

È emersa un ordinanza  (n.38 del 13 febbraio 2001) dell’allora sindaco De Rosa Giosuè (l’unico ad essersi attivato nel 2001, poi andato via non continuarono la sua azione), l’ordinanza intimava la rimozione di rifiuti, mai avvenuta.

Ma cosa ancora più grave è emersa una relazione del 2002 del Ministero dell’Ambiente e dei Noe dei Carabinieri, che parlano di ben 70.000 mq di rifiuti pericolosi per l salute dei nostri concittadini.

Non vogliamo in questa sede entrare nello specifico, nelle responsabilità, nelle omissioni ecc, ma ci interessa che immediatamente siano rimossi i rifiuti.

La relazione del ministero dell’Ambiente, vecchia di oltre 20 anni pone interrogativi e preoccupazioni notevoli.

In commissione abbiamo chiesto al comandante di essere celere su questa questione, non possiamo più aspettare, serve rimuovere quei rifiuti.

Il comune ha avviato l’iter procedurale che porterà ad un ordinanza in danno per il privato, ma per ora sono state chieste (a carico di Imi sud) delle analisi dei rifiuti.

Temo che non basterà e siamo pronti a coinvolgere la Prefettura e il responsabile per la terra dei fuochi presso la prefettura di Napoli.

Come sempre faremo chiarezza fino alla fine su questa situazione, nell’interesse dell’ambiente della nostra città e della salute dei nostri concittadini.

A chi certamente vorrà strumentalizzare questo mio articolo contro l’amministrazione della quale faccio parte, faccio notare che sempre, anche in questo caso, quando sono in gioco gli interessi dell’ambiente e della salute, non riconosco maggioranze ed opposizioni.

Sono certo che su questa situazioni accenderemo i riflettori in modo da  risolvere definitivamente il problema, ma allo stesso tempo resto sconcertato che se non eravamo intervenuti noi, in oltre 40 anni nessuno aveva risolto questa questione, estremamente dannosa per la salute dei nostri concittadini.

Intanto in qualità di presidente della IV Commissione consiliare, che si occupa anche del tema Salute, ho convocato nuovamente la commissione, che sarà convocata in modo permanete su questo tema, in quanto i carotaggi e le analisi dei rifiuti a cura dell’Imisud si sono svolte a luglio ed agosto, e alla data di oggi, non sono ancora pervenute le risposte al comune.

Ho scritto e sollecitato la Polizia Municipale a richiedere copia dei risultati delle analisi, che sono state richieste ufficialmente dal comandante, ma ad oggi non abbiamo ancora risposta.

Nei prossimi giorni vi saranno una serie di azioni mediatiche e giornalistiche che mi vedranno impegnato in prima persona, fino ad iniziative pubbliche che terremo nella parte esterna dell’azienda.