Il 3 ottobre del 2019, “Joker” di Todd Phillips arriva nei cinema italiani, con un giorno di anticipo rispetto ai cinema statunitensi. È stato ed è riconosciuto come una fantastica pellicola e cinecomic; ma la realizzazione di un film “stand alone” su uno dei personaggi più complessi e a tratti macabri della cultura pop è stata un’impresa abbastanza titanica.

La visione che il pubblico e i media avevano dei film supereroistici nel 2016 (anno in cui cominciava la produzione) era quella della Marvel: film per tutta la famiglia e a tratti comico. Lo stesso Philips aveva dichiarato che i produttori della Warner erano titubanti per l’approccio scelto per il Joker attorno al quale erano prodotti “persino pigiami per bambini”. Ma, alla fine, si è dato il via a questa “folle” avventura, con un budget ridotto, tra i 55 e i 65 milioni di dollari.

Ci sono voluti circa 4 mesi per completare le riprese, con riscritture costanti della sceneggiatura e un grande lavoro da parte di Joaquin Phoenix, attore protagonista. Il prodotto finale è un vero e proprio pugno allo stomaco, una lenta discesa all’Inferno di un uomo già di per sé malato, che peggiora, evento dopo evento, finendo col diventare il “Principe Pagliaccio del Crimine”.

All’uscita, il film è stato un successo sia di critica che di botteghino, il miglior incasso della storia per un film vietato ai minori e vincitore di 2 premi Oscar su 11 candidature. Ciò nonostante, le critiche non sono mancate, soprattutto in riferimento alla violenza estrema mostrata.

Ma perché parlarne oggi, a 4 anni dalla sua pubblicazione? L’8 giugno 2022, Todd Phillips ha annunciato sul suo profilo Instagram la realizzazione del sequel, intitolato: “Joker: Folie à Deux”, sceneggiato nuovamente da lui e da Scott Silver e sempre con Joaquin Phoenix in qualità di protagonista. Internet è esploso. Varie speculazioni sono iniziate a girare, alcune delle quali confermate pochi mesi dopo, il 4 agosto 2022, con la pubblicazione del teaser. Joaquin Phoenix non sarebbe stato solo. Al suo fianco ci sarebbe stata addirittura Lady Gaga, nel ruolo della fantasmagorica Harley Quinn. Da qui il titolo “Folie à Deux”, ad indicare il passaggio del sintomo della psicosi da un paziente (il partner dominante, Joker) ad un altro (il partner sottomesso, Harley).

Numerose foto dal set sono state pubblicate in questi mesi, fino all’annuncio del termine delle riprese, il 6 aprile 2023. Analizzando queste ultime e i video che circolano sui vari social, si può iniziare ad aver un’idea dell’evoluzione narrativa di Harley Quinn, a quanto pare non più psichiatra di Joker, come nella storia originale, bensì anche lei paziente dell’Arkham Asylum. In aggiunta, il film adotterà il punto di vista della nostra antieroina e sarà (questo forse il fattore più interessante) un musical.
Sicuramente è un passo molto azzardato quello fatto da Phillips, che può portare sia ad un grande successo, se gestito bene, così come, purtroppo, a un buco nell’acqua. D’altro canto, anche il primo film era considerato una mossa molto pericolosa, ma conosciamo tutti il risultato. Se controllata, la scelta di Phillips potrebbe portare a un mondo del tutto nuovo, creando qualcosa che potrebbe essere ricordato e preso d’esempio nella storia dei cinecomics.

Dovremo aspettare il 4 ottobre 2024 per poter giudicare “Joker: Folie à Deux”. Ora possiamo invece ribadire l’importanza di “Joker”, che ha confermato una cosa che purtroppo molto dimenticano: fare “cinema” coi cinecomic, anche quelli supereroistici, è altamente possibile, sia senza la figura del supereroe in sé (Joker, Logan) che con (La saga del Cavaliere Oscuro, Spider-Man: Un Nuovo Universo).

Questa è una risposta a tutti coloro che credono che fare un cinecomic, magari coi supereroi, sia automaticamente “non fare cinema” o “fare film di serie B”, come sostengono i detrattori della Marvel, appellandosi ai suoi film più fallimentari. Ma davvero fingono di non ricordare prodotti ottimi ed elogiati come “Captain America: The Winter Soldier”, “Guardiani della Galassia 1 e 2”, “Iron Man” “Avengers” e così via?

Sperimentare e creare qualcosa di nuovo e frizzante in questo grande settore cinematografico è totalmente possibile, realizzando sia film di stampo comico che di critica sociale e valore artistico, proprio come sarebbe riaccaduto col “The Batman” del 2022.

They pick themselves up and get back in the race, that’s life.

Emanuela Piccapane