Rosa Linda Ricci – Psicologa Psicoterapeuta

 

 

Immediatamente alla fine del lockdown della Cina, secondo il giornale governativo Global Times, il servizio divorzi ha totalizzato il massimo delle richieste giornaliere. Il giornale chiarifica quanto ciò dipenda dalle richieste lasciate in sospeso prima della quarantena, ma altrettanto dipende dalla convivenza massiva e forzata col rispettivo coniuge a cui, in molti, non erano più abituati.

È inevitabile pensare al fatto che l’epidemia abbia portato una reunion familiare, così come è inevitabile pensare che per molte famiglie ciò non sia del tutto piacevole. Il mito de “Stiamo sempre insieme” è finalmente sfatato. Si passa dall’incontro programmato a pranzo e cena per chi lavora in modalità smartworking, ognuno dalla propria stanza; allo stress psicologico del ritrovarsi fianco a fianco, giorno dopo giorno, con la persona sbagliata; attraversando coppie con diatribe latenti che, immancabilmente, in questa situazione vengono fuori ancor più forti. Alcune coppie con figli sentono addosso il peso dell’intera umanità, per loro la quarantena delle coppie giovani sembra il desiderio mai realizzato. Alcune coppie giovani sentono addosso la noia dell’intera umanità, per loro la quarantena dei papà e delle mamme è scandita da ritmi più regolari e improcrastinabili impegni.

Non sono quindi da sottovalutare gli effetti della quarantena sulla coppia, perciò proviamo a contenere eventuali disagi e difficoltà, provando a sviluppare, ancora una volta, resilienza.

 

Stabiliamo confini flessibili, rispetto alle modalità lavorative (per chi continua a lavorare da casa) e rispetto ai ruoli domestici (per chi, ahinoi, non lavora). Questo significa programmare delle pause comuni dal lavoro da casa, condividere momentaneamente degli spazi; ma anche ridefinire i ruoli e le incombenze domestiche sperimentando una nuova modalità di occuparsi della propria casa, intensa come luogo e spazio affettivo.

Ciò consentirà di incontrarsi ma anche di preservare –nei limiti del possibile- i propri confini personali in cui potersi ritrovare con serenità.

Dialoghiamo orientati all’incontro, chiedendo spesso “Dimmi di più” o ancora “Come possiamo fare diversamente?”. La nostra mente non riesce a percepire le opportunità mentre vive un pericolo, cerca di adattarsi, perciò in questo momento può esserci utile imparare a fare caso a ciò che funziona, a quello che ha funzionato, a ciò che di buono siamo stati, e siamo, capaci di fare.

Il mito di Icaro e Dedalo, se vola troppo in altro rischia di sciogliere le sue ali di cera, ma andando troppo in basso rischia di toccare acqua e comunque non riuscire a volare. Bisogna sapere che nei momenti di crisi diventiamo ancora più simili a noi stessi, più rigidi. Proviamo ad immaginare le nostre controversie interiori come un’altalena: pessimista/ottimista, emotivo/razionale, smanioso/impigrito, triste/felice … proprio come su un’altalena, se tendiamo a spingere un po’ verso il basso -o verso l’alto- sarà più probabile ritrovare l’equilibrio e, di conseguenza, il nostro partner tenderà ad allinearsi con noi (per il principio secondo cui se si modifica un solo elemento del sistema, c’è una variazione di tutto il sistema).

Sesso, croce e delizia. Se in alcune persone questo momento potrebbe portare alla piacevole riscoperta del partner, in altre persone la frustrazione, le incertezze, le preoccupazioni di questo periodo potrebbero portare ad un calo del desiderio, specie in coppie in cui vi siano problematiche pregresse (disfunzioni sessuali, coppie che stanno seguendo una procreazione medicalmente assistita …). Di certo, laddove vi era una sessualità disagevole, sarà amplificata.

Se si sta con la persona giusta -e questa è già una risorsa, quello che si può fare è rinnovare gli incontri sessuali sperimentando a casa, nonostante le difficoltà logistiche … come ad esempio figli sempre intorno. Saldare l’intimità col proprio partner, scoprire una nuova potenzialità nell’intesa erotica ritrovando la bellezza, la conoscenza e la complessità dei corpi. Ricordiamo che la sessualità non è soltanto il coito, esplorare l’intimità sessuale attraverso modalità corporee che prevedono preliminari può essere inusuale e altrettanto appagante. Ogni corpo ha numerosissime zone erogene che restano inesplorate nella sessualità ordinaria e che vale la pena ri-scoprire.

 

Ogni coppia sopravvive a modo suo vivendo sentimenti, progetti, valori, la prossimità, la distanza, il lavoro, l’incontro, le distrazioni, i figli, gli amici, l’amante … Che poi è probabilmente il modo di tutte le coppie.

Allora cosa fa la differenza? TU.