Siamo studenti dell’Istituto Gandhi di Casoria. Dallo scorso anno, tra le diverse opportunità formative, il nostro Istituto è entrato nel mondo Erasmus Plus ed ha preso parte ad un nuovo progetto. “Erasmus Plus”: si tratta della denominazione data a una serie di progetti di mobilità e/o partenariato tra paesi europei e non, che lavorano insieme con attività di scambio e cooperazione su varie tematiche. La tematica del nostro progetto è quantomai attuale: “Cambiamento Climatico e ottimizzazione dell’Impronta di Carbonio” (Climate Change and Carbon Footprint Optimization). Gli studenti che vi hanno partecipato sono stati selezionati fra le classi quarte dell’anno scolastico 2022/2023 secondo una graduatoria di merito che ha tenuto conto della media dei voti riportati nello scrutinio finale dell’anno precedente e delle competenze linguistiche, dal momento che tutte le comunicazioni sono avvenute in inglese, così come le risorse prodotte e condivise con i vari partner europei. Erasmus Plus è un’opportunità per collaborare e confrontarsi con altre culture, imparare a conoscersi meglio e a conoscere ed apprezzare il valore della diversità, ma soprattutto, per imparare a fare lavoro di squadra al fine di raggiungere un obiettivo comune.

I paesi coinvolti sono stati: Turchia, Portogallo, Grecia e Italia, impegnati in questo progetto che, come già detto, prende il nome di “Climate Change and Carbon Footprint Optimisation” e  il cui obiettivo è proprio sensibilizzare riguardo il cambiamento climatico e la riduzione della nostra impronta di carbonio adottando comportamenti sostenibili sia a livello individuale che istituzionale e auspicando la transizione ecologica a fonti di energia rinnovabili.

La modalità con la quale è stato introdotto questo progetto è stata del tutto spontanea: la dirigente scolastica ha proposto questa novità alla nostra docente d’inglese Fusco Giuseppina, scegliendo di intraprendere questa nuova avventura, mettendosi in gioco, pur sapendo che ci sarebbero state difficoltà e un iter burocratico non facile, poiché si trattava della nostra prima esperienza, di un vero e proprio salto nel buio. Molti docenti si sono cimentati volontariamente in questo viaggio per amore dei loro studenti e della loro formazione, diventando fondamentali per il progresso del progetto.

La collaborazione con gli altri paesi è iniziata grazie ad una piattaforma, “eTwinning”, il passo decisivo per l’evoluzione del progetto.

Questa è stata la nostra prima esperienza Erasmus. Quando ci è stata proposta abbiamo immediatamente inviato la richiesta di partecipazione, con la speranza di essere selezionate tra gli 8 studenti che sarebbero partiti, consapevoli di quanto fosse importante cogliere questa occasione.

Una volta rientrate eravamo entusiaste ma allo stesso tempo un po’ intimorite dall’essere ospitate in un altro paese da persone che non conoscevamo minimamente. Fortunatamente ci siamo subito ricredute, grazie all’affetto e all’amore che le famiglie ci hanno dimostrato, facendoci sentire a casa.

Questo progetto ha richiesto impegno e dedizione ad ogni singolo partecipante.

Noi studenti, supportati dai docenti, abbiamo lavorato sul tema del progetto partendo dalla formazione, con un corso sulla sostenibilità, sull’impronta di carbonio e il cambiamento climatico tenuto dal prof. Presta  Gianluca. Abbiamo inoltre, seguito conferenze sull’argomento, e qui cogliamo l’occasione per ringraziare ancora una volta il Dottor Caputo Gaetano, Geologo e docente presso il Convitto Nazionale di Napoli e il Prof. Iacopini, docente del Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse dell’Università Federico II di Napoli. L’ultima di queste interessantissime conferenze è stata tenuta dal Prof. Caputo nella biblioteca Comunale di Casoria alla presenza di studenti, docenti, la Dirigente Scolastica, Prof.ssa Anna Errichiello, e rappresentanti del Comune di Casoria che, nelle varie fasi del progetto, ci hanno sostenuti e accolti: la Vice Sindaco, dottoressa Ambrosio, l’Assessore alla Cultura, Russo Vincenzo, e l’Assessore alle politiche ambientali, Riccardi Marianna.

Dopo la formazione abbiamo cominciato a produrre risorse con diverse metodologie e strumenti  multimediali, e anche in questa fase abbiamo imparato tantissimo. Una fase importantissima è stata la misurazione dell’impronta di carbonio della scuola, dei docenti e di noi studenti coinvolti, infine abbiamo effettuato mobilità di una settimana nei paesi coinvolti per conferire di volta in volta sugli argomenti e sui risultati, sempre diversi, oggetto del nostro studio e delle nostre ricerche, ma anche per conoscere meglio la cultura del paese ospitante e fare visita alle istituzioni per portare il nostro messaggio a coloro che possono prendere decisioni a più alti livelli.

Le mobilità sono state sicuramente i momenti più significativi sia dal punto di vista della crescita culturale che dell’impatto emotivo.

Il progetto però, non è inteso per restare chiuso tra le mura scolastiche, si parte dalla comunità educante della scuola per coinvolgere a macchia d’olio altri studenti, altre scuole (siamo stati accolti dall’Istituto Torrente di Casoria e anche lì abbiamo fatto conoscere il nostro progetto), ma anche istituzioni, organizzazioni e governi locali delle regioni partecipanti. Tutti devono essere consapevoli che anche piccoli gesti, all’apparenza innocui, possono avere un impatto sull’impronta di carbonio e quindi contribuire al cambiamento climatico: bisogna cambiare direzione, assumere comportamenti sostenibili per il pianeta Terra, implementare pratiche di risparmio energetico e riciclaggio e promuovere l’uso di   energie rinnovabili.

Questa esperienza ci ha arricchito tantissimo, sia per quanto riguarda le conoscenze e competenze, come quella informatica, culturale e ovviamente linguistica, ma soprattutto, è stato un viaggio pieno di emozioni, fonte di gioia e motivo dei sorrisi sui nostri volti… e alla fine anche di lacrime, con la consapevolezza che un momento così importante della nostra vita si è concluso.

Tanti sono i sentimenti che ci ha trasmesso: l’entusiasmo alimentato dall’idea di esplorare una nuova città e dal vivere quotidianamente una nuova cultura, una maggiore empatia e apertura mentale, un senso di soddisfazione e orgoglio per aver portato a termine un lavoro così impegnativo, ma la più importante tra tutte è sicuramente la gratitudine, perché consapevoli di aver vissuto un’esperienza unica, che non tutti possono permettersi e grazie alla quale ci siamo immersi nello splendore dei luoghi ma soprattutto delle persone, comprendendo la bellezza della diversità che paradossalmente ci rende alla fine molto simili.

Tutto ciò è stato possibile solo grazie alla dirigente scolastica, la prof.ssa Anna Errichiello che ci ha creduto fin dall’inizio, la dottoressa Sollo Maria, che si è occupata dell’aspetto amministrativo, il comune di Casoria nella figura della Vice Sindaco dottoressa Ambrosio, che ci ha messo in contatto con l’Assessore alla cultura Russo Vincenzo e l’Assessore alle politiche ambientali Riccardi, che è sempre stata presente e non si è mai tirata indietro, fornendoci materiale e ascoltando le nostre richieste. I nostri docenti hanno contribuito al raggiungimento degli obiettivi del progetto, così come i docenti che, per dedizione ed amore del proprio lavoro e soprattutto di noi ragazzi, si sono avvicendati nelle varie conferenze su Sostenibilità, Cambiamento Climatico e Transizione Ecologica, i Proff. Iacopini e Caputo.

Ci teniamo a ringraziare i prof che ci hanno accompagnati in questa avventura, Presta Gianluca, Fusco Giuseppina e Panella Anna, che ci hanno guidati e sempre stimolato a migliorarci, credendo sempre in noi e nelle nostre capacità.

Non riusciremo mai ad esprimere completamente quanto ci abbia fatto maturare e crescere questo percorso, che rimarrà per sempre nei nostri cuori.

Martina Taranto e Federica Giusto

Classe V A Liceo Scinetifico

Liceo “Gandhi” di Casoria