di Carla Rocco

 “Piccerè”                                                                                            

Così inizia “la primavera torna sempre” di Lorenzo Marone. Una parolina racchiude in sé la forza della tenerezza di un invito. In poche righe ci si trova immersi nella storia della protagonista, Luce. In una Napoli dei quartieri, la scrittura empatica di Lorenzo Marone ci guida in un viaggio inatteso; in cui si provano emozioni e si incontrano persone, come proprie relazioni. Attraverso Luce, la sua giornata, il suo vicinato e i suoi pensieri ci si sente come Dante accompagnato da Virgilio . Leggendo “La Primavera torna sempre”, non ho potuto fare a meno di pensare al racconto come la realizzazione di una celebre citazione di E. Fromm:- chissà se un feliciometro d’amore o la gioia di respirare o camminare in un chiaro mattino o l’odorare l’aria fresca, non valga tutta la sofferenza e lo sforzo che la vita implica-. In un tempo come il nostro bisogna avere il coraggio di separarsi un po’ dal mondo per poi ritornarci rinnovati, un po’ come si fa con le preghiere per ha una fede. Nutrirsi di buone letture e trarne degli esempi, degli insegnamenti è un modo per andare avanti pur stando fermi. È un modo per riaffacciarsi al mondo con sfumature diverse. Ognuno di noi ha il bisogno di sentirsi dire:”Te voglio bene, nun t’o scurdà”. Nessuno può vivere senza un mèntore come Don Vittorino che ci legga dentro. Lorenzo Marone attraverso “La Primavera torna sempre, oltre ad offrici spunti di riflessione ci dona la possibilità di essere fattivamente utili nella battaglia contro il covid-19. In che modo? Semplice, il racconto è scaricabile gratuitamente in pdf e ognuno, secondo le proprie possibilità, potrà effettuare un bonifico:

Emergenza COVID-19 Aiutiamo il Cotugno

Intestazione: Azienda Ospedaliera dei Colli

IBAN: IT114S02008034344000101219735

Presso: UNICREDIT- Tesoreria aziendale ag.41

Causale: Emergenza COVID-19

www.ospedalideicolli.it

 

L’emergenza planetaria passerà, portando con sé i dolori, i timori e le preoccupazioni. Trasformiamo il nostro tempo a casa da statico a costruttivo: nutriamoci di buone letture e doniamo a chi lavora per salvarci.