Il maestro d’Arte Domenico Sepe ha inaugurato la sua stagione espositiva con una mostra personale presso il salone delle  carceri del Castel dell’Ovo, il castello più antico della città di Napoli ed è uno dei luoghi che valorizza e celebra il panorama del golfo. Evento promosso dal Circolo degli Universitari nell’ambito di Maggio dei Monumenti del Comune di Napoli infatti la mostra è stata organizzata in collaborazione con l’Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Napoli. Dal principio al principe  è il titolo della mostra che ci suggerisce un lungo percorso dal sacro al profano, un viaggio  nell’espressione, dalla passione di Cristo alla malinconia di De Curtis, a cui l’autore della mostra dedica “Omaggio al Principe”, uno spazio dedicato al principe della risata. Il vernissage si è tenuto lunedì 1 maggio alle ore 11.00, l’inaugurazione è stata caratterizzata dall’omaggio a Totò attraverso letture, musica e presentazione della scultura a lui dedicata. Vi è stata anche una degustazione di prodotti tipici e vini campani a cura dell’antica panetteria di Portici. La mostra ha proposto un importante gruppo di opere: 10 tele e 10 sculture, anche di grande formato, che testimoniano il dialogo continuo e fecondo tra pittura e scultura.  La pittura di Sepe rappresenta una versione ricca e personale del figurativo europeo, racconta l’espressione attraverso lo sguardo di uomini che  rappresentano Napoli mediante la loro cultura e creatività. Un vero e proprio viaggio pittorico nelle espressioni di Pino Daniele, Gianfranco Gallo, Lina Sastri, Erri De Luca, Eduardo De Filippo, Massimo Troisi, Enzo Avitabile, Antonio De Curtis. La sua scultura recupera valenze primordiali legate alla terra e alla materia grezza, sulla quale l’uomo lascia le prime tracce.nLa sua opera è ancora in attesa di una lettura e una diffusione adeguata, a discapito del pubblico e dei giovani. Dal “principio al principe”,   una serie di Sculture create con diversi materiali, dalla terracotta al bronzo fino a ricerche più contemporanee come l’utilizzo delle resine. L’incessante progressione della sua ricerca inoltra Sepe nel periodo artistico più elevato, avvicinandolo ad artisti come Gemito e Sammartimo. Domenico Sepe “La mostra è stata un racconto dell’anima, dell’espressione e soprattutto dell’essenza delle emozioni” afferma Sepe “l’omaggio al principe De Curtis consolida il forte  legame  con la città di Napoli, è stato un vero e proprio incontro”. Per Salvatore Iavarone presidente del Circolo degli Universitari che ha organizzato la mostra al fianco del Comune di Napoli: “Le quasi 10.000 presenze sono state un successo straordinario ed inaspettato, che ci danno un forte incoraggiamento per fare ancora di più anche a Napoli, infatti dopo l’evento che Sabato 20 Maggio nell’ambito del Maggio Napoletano in collaborazione con l’assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Napoli organizzeremo presso la Reggia di Carditello a San Tammaro a Caserta, stiamo per organizzare un incontro straordinario sul lungo mare di Napoli per Giugno Giovani ”.