In attesa di certezze tuteliamo la salute, serve un regolamento e il coinvolgimento della città, ma non fermeremo la tecnologia

 

Salvatore Iavaroneconsigliere comunale e presidente della Commissione

“Territorio, Urbanistica, Lavori Pubblici, Ambiente, Viabilità e Vivibilità”

 

Un’ordinanza del sindaco di Casoria accoglie la richiesta protocollata da tempo dal gruppo “Casoria VIVA”, a cui poi hanno fatto seguito anche altre richieste di altre realtà locali. Sul 5G sono nate diverse posizioni politiche tra scienziati ed associazioni, esperti e politici, visioni diverse del problema. Ad oggi sicuramente non è chiara la situazione ed abbiamo chiesto cautela nell’autorizzare nuove antenne e ripetitori sul territorio. Il 5G (acronimo di 5th Generation) indica tecnologie di telefonia mobile di quinta generazione, quindi più potenti di quelli di quarta generazione, che permettono prestazioni e velocità molto più elevate dell’attuale tecnologia 4G/IMT-Advanced.Quindi il 5G diventa importante, in quanto è una tecnologia abilitante per le nuove sfide tecnologiche a livello mondiale. Intelligenza artificiale, blockchain, pagamenti digitali e digitalizzazione del paese passano tutte dalla necessità di rendere più performanti le linee di comunicazione. Ecco quindi che il 5G diventa fondamentale per l’economia e la tecnologia presente. Il 5G rappresenta l’ultima novità in ambito internet e telecomunicazioni, e soprattutto in ambito telefonia mobile. 5G è l’acronimo di 5th (Fifth) Generation, e grazie alla tecnologia appunto di quinta generazione è possibile avere prestazioni e velocità di gran lunga superiori rispetto alla tecnologia 4G/IMT-Advanced. Il 5G cambierà molte cose in tutto il mondo, in quanto internet sarà sempre di più alla portata di tutti, molto veloce, e abiliterà quindi tecnologie quali l’intelligenza artificiale, la blockchain e l’internet delle cose, che senza una connessione rapida e diffusa non possono prendere piede. Una nuova era, quindi, dominata dalla connessione costante. Un bene? Un male? Questa considerazione merita un approfondimento, per tutelare la salute dei nostri cittadini. Certamente non possiamo e non dobbiamo fermare la tecnologia, ma abbiamo il compito di fare chiarezza. Avremmo promosso una serie di iniziative pubbliche e di approfondimenti, ma il COVID ci ha bloccato, nel frattempo riteniamo utile uno stop programmato, per poi aprire un confronto pubblico ed eventualmente revocare l’ordinanza. Ma si rende del tutto necessario un lavoro di mappatura delle antenne presenti sul territorio, oggi manca del tutto a Casoria una mappatura (fatto assurdo). Poi bisogna pensare ad un serio regolamento per l’istallazione di nuove antenne, per porre dei limiti e delle regole da rispettare in difesa della salute. Intanto quello che ci ha preoccupato è la totale assenza di informazioni chiare e certe. Facciamo una breve storia: Il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ad esito della consultazione pubblica avviata con la delibera n. 89/18/CONS, ha approvato con delibera n. 231/18/CONS le procedure per l’assegnazione e le regole per l’utilizzo delle frequenze disponibili nelle bande 694-790 MHz, 3600-3800 MHz e 26.5.27.5 GHz per sistemi di comunicazioni elettroniche di quinta generazione (5G). Il 5G si basa su microonde a radiofrequenze più elevate dei precedenti standard tecnologici, anche dette “onde millimetriche”, che comportano due applicazioni principali: maggiore energia trasferita ai mezzi in cui le radiofrequenze vengono assorbite (in particolare i tessuti umani) e minore penetrazione nelle strutture solide, per cui vi è la necessità di un maggiore numero di ripetitori (a parità di potenza ) per garantire il servizio. Rriscontrati gli “effetti nocivi sulla salute umana”, il 15 gennaio 2019 il Tar del Lazio ha quindi condannato i ministeri di salute, ambiente e pubblica istruzione a promuovere una adeguata campagna informativa “avente ad oggetto l’individuazione delle corrette modalità d’uso degli apparecchi di telefonia mobile”, mentre una serie di sentenze emesse nell’ultimo decennio dalla magistratura internazionale e italiana attestano il danno da elettrosmog, l’elettrosensibilità e il nesso causale telefonino-cancro anche oltre ogni ragionevole dubbio (Cassazione 2012), tanto che note compagnie internazionali di assicurazioni come Swiss Re e Llyoid’s non ne coprono più il danno. Considerato che: spetta al Sindaco di accertarsi nelle competenti sedi, per le conseguenze di ordine sanitario, che dovessero manifestarsi a breve, medio e lungo termine nella popolazione residente nel territorio comunale, e che spetta al Sindaco, nella sua veste di ufficiale di Governo e massima autorità sanitaria locale in ossequio all’art. 32 della Costituzione ed al principio di precauzione sancito dal diritto comunitario e dall’art. 3-ter del D.L.vo n. 152 /2006, al fine di fronteggiare la minaccia di danni gravi ed irreversibili per i cittadini, di adottare le migliori tecnologie disponibili e di assumere ogni misura e cautela volte a ridurre significativamente e, ove possibili, eliminare l’inquinamento elettromagnetico e le emissioni prodotte ed i rischi per la salute della popolazione, abbiamo chiesto al Sindaco di vietare a chiunque la sperimentazione o installazione del 5G sul territorio del Comune di CASORIA in attesa della nuova classificazione della cancerogenesi annunciata dall’International Agency for Research on Cancer, applicando il principio precauzionale sancito dall’Unione Europea. Come commissione consiliare apriremo un focus su questa questione, coinvolgendo le realtà locali e scientifiche, in particolar modo l’università.