Il massimo esperto Liutaio napoletano

di Salvatore Iavarone – Presidente della Commissione Cultura del Comune di Casoria

In qualità di presidente della IV Commissione consiliare del Comune di Casoria ho scoperto l’arte di Giovanni Fichera, un casoriano conosciuto in tutto il mondo per la sua arte, un esperto Liutaio, che per anni ha costruito violino oggi conosciuti in tutto il mondo.

Giovanni è anche padre di Luigi, un violinista e docente in una scuola casoriana; Luigi ha anche un orchestra di giovanissimi violinisti, che su proposta del Circolo degli Universitari il 27 dicembre si è esibita al Museo CAM di Casoria, in una serata speciale, in cui io insieme all’assessore alla Cultura e al Sindaco di Casoria, abbiamo premiato Giovanni Fichera per la sua professionalità e per la sua straordinaria passione.

È bello raccontare sulle pagine del nostro giornale locale, la storia di Giovanni.

Nasce a Napoli il 29 settembre 1939.

Dopo un breve periodo di collaborazione con il C.N.R., come esperto di micromeccanica, venne assunto giovanissimo dall’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, nei laboratori di micromeccanica presso la facoltà di Chimica , dove il Rettore Prof. Alfonso Maria Liquori lo incaricò di costruire un elaboratissimo modello di struttura molecolare polimerica, utilizzata e presentata poi dal Prof. Giulio Natta al ricevimento del Premio Nobel per la Chimica nel 1963.

Ma il mondo delle vibrazioni musicali ed il fascino del legno erano lì ad aspettarlo e, nel 1960 avvenne casualmente il suo incontro con il Maestro Vittorio Bellarosa,  per un confronto sulla composizione delle vernici dei violini.

L’intraprendenza e l’intuitività di Giovanni Fichera, spinsero il Bellarosa a chiederne la collaborazione presso la sua bottega, avviandolo così alla difficile arte del liutaio.

Dopo poco tempo Bellarosa riconosceva nel suo allievo la caratteristica “mano di getto”, che avrebbe poi segnato tutta la produzione di Giovanni Fichera, e lo esortò a continuare per la realizzazione di un elegante  modello personale.

Il primo violino, costruito interamente da lui e completato dopo soli sei mesi, gli comportò gli elogi del Maestro dandogli la spinta definitiva a continuare nella produzione; preso ormai dalla passione e dai segreti della liuteria, con grossi sacrifici, si dedicava ad essa anche a casa in orari notturni.

La sua collaborazione con Bellarosa, trasformatasi  in un continuo confronto artistico ed alimentata da affetto filiale, vide la conclusione solo con la morte del Maestro.

Da Bellarosa non eredita solo le abilità costruttive, ma anche le competenze di liutologia che fanno di lui uno dei più grandi esperti in materia, con particolare riferimento alla scuola napoletana.

La produzione di Fichera risente di una continua ricerca in termini di modello e vernice senza tradire le peculiarità del suo stile.

I suoi strumenti sono stati apprezzati e richiesti dai più importanti nomi della musica italiana come S.Accardo, G. Leone, G.Principe, F.Cusano, A.Arciprete, R.Mallozzi, ecc., ed anche da famosi collezionisti come G.P.Iorio ed A.Marino, che ne hanno esaltato il valore anche all’estero.

Giovanni Fichera riconosciuto ultimo rappresentante della liuteria napoletana, più volte è stato invitato a tenere degli stage negli Stati Uniti ed a Parigi, dove anche  il M° E.Vatelot gli propose  di collaborare nel suo atelier.