di Giuseppe Castiello

 

Era il 1945 quando Eduardo De Filippo scrive Napoli Milionaria, una commedia che per la prima volta viene presentata al teatro San Carlo di Napoli nel mese di marzo del 1945 ed in breve tempo portata in tantissimi teatri dell’Italia di allora. Un successo strepitoso che ha distanza di oltre 70 anni viene ancora rimessa in scena da tante compagnie amatoriali ma quasi da nessuna compagnia teatrale   professionista per la paura che si ha nel confrontarsi con il grande drammaturgo napoletano. Eduardo scrive  quella commedia a guerra finita quando in Italia e a Napoli inizia la ricostruzione dei disastri provocati dalla seconda guerra mondiale. Tornando a casa   dopo anni di prigionia ,stenta a riconoscere la sua famiglia .La moglie Amalia, per far fronte alle miserie della  guerra , ha iniziato a contrabbandare ogni cosa e si è arricchita con la vendita “a borsa nera” di prodotti di prima necessità diventando sempre più potente tanto da diventare donna cinica e  cattiva .Nel vicolo dove abita la temono tutti  ma non la rispettano….La prima   figlia Maria  in attesa di un figlio avuto con un soldato americano (il figlio della guerra come ce ne furono tanti in quell’anno )….

Il  figlio Amedeo ladro e scassinatore  ed infine la figlia piccolina Rosaria   con una grave malattia di cui non si trova la medicina per curarla …Gennaro  Iovine ( Eduardo ) torna a casa e trova la famiglia in condizione disastrose …Non è l’unica famiglia   che la guerra ha ridotto in quello stato  . Alla fine della commedia quando oramai è tutto chiaro , Gennaro cerca  di riprendere in mano le redini della sua famiglia ed  in un colloquio con la moglie dice la famosa frase .”Ama’, adda’ passà a nuttata ”  come a voler dire ” ora ci vuole tempo per riprenderci” ..In questo periodo di forte preoccupazione per i disastri che la guerra contro il corona virus sta provocando, questa famosissima frase viene detta da tantissime persone come a voler augurarsi che passi in fretta questo momento di angoscia e morte ..Eduardo ,alias Gennaro Iovine quella frase però la dice a guerra finita quando si sta ricostruendo il paese  dai disastri provocati dalla stessa …Oggi però per noi la guerra non è affatto finita  ,anzi stiamo al centro di essa e non si vede via d’uscita ed allora la frase che ci deve far pensare è quella che dice un attimo prima Amalia ,sua moglie, di quella famosa detta da Eduardo ..Amalia rivolta al marito e piangendo  dice per tre volte ,disperandosi ” Che succies ?..che succies ? che succies ?

“Che è successo

“ecco la domanda che  ci dobbiamo porre davanti a questa infezione mortale che partendo dalla Cina si è diffusa in tutto il mondo in meno di uh mese….. Bisogna ricordarsi di alcune   date …,il 20 febbraio iniziano i   contagi ,è da quella data che bisogna partire per capire che cosa è successo..

Una delle accuse più assurde che in questi giorni viene rivolta al governo  è quella che si sarebbe mosso con grave ritardo rispetto al comunicato fatto dalla Presidenza del Consiglio   Conte sulla gazzetta ufficiale del 30 gennaio scorso, dove si prevedeva un periodo di emergenza di sei mesi..  ,ed allora la domanda sorge spontanea ..”Ma che iniziative doveva prendere il governo in quel periodo se in Italia non c’era ancora nessun contagio?…. Che cosa avrebbe dovuto “vietare o chiudere” il governo ai primi di febbraio se eravamo tutti sani ma c’era solo una nota da parte del OMS di stare  in allerta  ?…. Quali attività avrebbe dovuto fermare per impedire il contagio se nessuno era contagiato e che solo il 20 febbraio si sono avuti i primi ammalati a Codogno ? …. è vero invece che  ,la vera ed unica responsabile sanitaria di quel territorio,la regione Lombardia, non si è mossa in tempo per fermare il contagio… I provvedimenti immediati dovevano essere messi in atto da quella Istituzione .Invece chi avrebbe dovuto stare in allerta ha sottovalutato il caso ..Bisogna anche dire per come si sono succeduti  i contagi , che  prima di Codogno c’era stato il caso ai primi di febbraio , dei  due cinesi  che erano in gita  a Roma e provenivano proprio dalla regione della Cina dove era scoppiato la malattia. In quel caso, all’ospedale  Spallanzani di Roma hanno immediatamente messo in quarantena i due cinesi mentre il governo ha adottato la prima misura restrittiva per arginare il diffondersi del contagio  chiudendo  le linee aerei per e dalla Cina ..Ma l’infezione si era già diffusa ……Davanti ai casi di Codogno ,le autorità sanitarie di quelle regioni , governate dai partiti di opposizione al governo, hanno, invece, tentennato pensando che non sarebbe successo quello che poi stiamo vivendo ,oggi,  tutti …Il prof. Galli , primario dell’ospedale Sacco di Milano  ha detto in una delle tante interviste che gli fanno tutti i giorni, di aver creduto    che in Italia non si sarebbe allargato l’infezione che poi è partita proprio da quegli ospedali e, sicuramente come poi sostengono virologi e scienziati di fama mondiale ,  attraverso i medici e gli infermieri che ci lavoravano e si è diffusa a macchia d’olio nelle famose zone denominate per la gravità dei contagi ,zone rosse. Quando poi ,  il male è diventato preoccupante, il governo è dovuto intervenire con i famosi decreti che hanno stabilito e consigliato per prima norme igieniche e poi norme sempre più restrittive fino a quella che ha vietato ai cittadini di uscire di casa ,ma era  già troppo tardi L’epidemia si è estesa con una rapidità  più veloce della luce viaggiando nei territori veicolata da tantissime persone anche asintomatiche …

Le 20  regioni italiane   sono le responsabili  del servizio sanitario dei territori che governano…Ora quando quelle del nord  si son visto sfuggire   il problema dalle mani hanno incominciato a scaricare sul governo le loro colpe e ad additare all’opinione pubblica, con i loro rappresentati istituzionali nazionali, i ritardi con cui si sarebbe mosso il governo…il resto è purtroppo cronaca di questi giorni che ora dopo ora diventano più drammatiche…Dobbiamo restare chiusi in casa perchè solo in questo modo possiamo arginare un male subdolo che colpisce chiunque… Stando chiusi in casa abbiamo modo di riflettere e di seguire con attenzione i consigli e le disposizioni che gli scienziati e gli esperti sanitari mondiali emanano giorno dopo giorno…Alle misure restrittive si sono aggiunte quelle economiche che hanno peggiorato la situazione e si rischia il collasso totale del Paese  se non si agisce con tempestività. Il governo ha stanziato 25 miliardi di euro per fare fronte alle prime esigenze delle famiglie e lavoratori italiani …l’errore che  ha fatto il governo, penso, sia stato quello di dare in anticipo le disposizioni che prevedeva il decreto del 9 marzo che ha chiuso le frontiere da regione e regione perchè quelle decisioni hanno provocato un esodo di massa di tutti i meridionali che vivevano  al nord per lavoro  e questi tornando nei loro paesi di nascita ,hanno portato con se anche il corona  virus che ha incominciato a diffondersi con rapidità in tante città del sud Italia …   ma su ciò che è successo e che  sta succedendo torneremo a parlare nei prossimi giorni…