Salvatore Iavarone  – consigliere comunale di Casoria

Nel 2021 nel territorio del Comune di CASORIA con le sale giochi e scommesse chiuse per circa 8 mesi e gli apparecchi spenti per lo stesso periodo a causa della pandemia sono stati spesi nel gioco d’azzardo 186.375.105,34 € (milioni) tutti questi soldi sono peraltro sottratti al resto dell’economia reale e i territori si impoveriscono.

La cifra è davvero altissima, ma di gran lunga minore a quella degli anni precedenti. Provate a immaginare se questa cifra fosse stata immessa nel tessuto economico sociale, attraverso acquisti in negozi locali.

Nella foto allegata a questo articolo sono riportari i dati dei soldi scommessi a Casoria sia sui giochi Fisici che telematici, uno schema schematico diviso per singoli mesi.

Il gioco si divide in 2 canali: gioco FISICO (slot, Vlt, gratta e vinci etc) e gioco TELEMATICO, ovvero tutto il gioco a cui è possibile accedere online da remoto (anche in questo caso si può, ad esempio, giocare ai gratta a vinci online, alle slot, o al poker on line).

In premessa va ricordato che il gioco d’azzardo, attraverso un’ascesa pressoché irrefrenabile, ha assunto oramai da anni dimensioni di volumi di denaro impressionanti, che in più di un’occasione danno luogo a fenomeni degenerativi di natura economica e sociale.

Per avere piena contezza di cosa significa l’azzardo, mettiamo all’attenzione alcuni dati: nell’arco temporale che va dal 2006 al 2016 in Italia sono stati veicolati nei canali del gioco 759 miliardi di Euro, con una perdita netta per i giocatori di oltre 181 miliardi.

Si tratta, con ogni evidenza, di decadimenti che penetrano il tessuto dei territori in varie forme: creano dipendenza patologica tantoché, con nota ufficiale, l’Istituto Superiore di Sanità ha stimato che in Italia l’azzardo rappresenti un’attività che coinvolge una popolazione di circa 5,2 milioni ‘abitudinari’ di cui circa 1,2 milioni sono considerati problematici, ovvero con dipendenza; dette circostanze impoveriscono il tessuto economico e talvolta rappresentano un veicolo d’infiltrazione per gli interessi malavitosi che, attraverso pratiche di riciclaggio, usura e imposizione traggono importanti guadagni. Non di meno giova ricordare cosa, questo fenomeno, rappresenti in termini economici: prevenzione, cura della malattia da gioco (Gap) e contrasto all’illegalità hanno un costo altissimo che tutti i cittadini, attraverso la fiscalità generale, sono chiamati indirettamente a corrispondere.

In realtà non esiste in Italia una vera e propria legge organica che regola la materia del gioco d’azzardo: nel nostro Paese le normative che regolano le scommesse sono molto ampie e l’intera offerta è di fatto disciplinata dai Codici Civile e Penale, da leggi speciali, da sentenze della Corte Costituzionale, da innumerevoli decreti in materia e dal Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza (Codice Penale del 1930 agli articoli 718 e seguenti e Codice Civile del 1942 agli articoli 1933 e seguenti, sentenza della Corte Costituzionale n. 237 del 2006 e nel TULPS del 1931 nell’articolo 110, e da provvedimenti contenuti nella Legge di Stabilità (2016)

La regolamentazione del gioco d’azzardo è riservata allo Stato centrale che la esercita tramite l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. L’Amministrazione affida in concessione l’esercizio del gioco a privati, i quali apportano gli investimenti necessari allo sviluppo del settore mediante strumenti imprenditoriali idonei e lo gestiscono secondo le normative vigenti.

Il mercato del gioco d’azzardo in Italia è attualmente gestito, per conto dello Stato, da Concessionari attraverso una capillare rete industriale che interessa circa 150 mila imprese e coinvolge circa 150 mila addetti.

9,4 milioni di conti gioco aperti, appartenenti a 4,1 milioni di soggetti diversi

42 tipologie di lotterie istantanee (gratta e vinci dati Maggio 2021)

24 tipologie di “gratta e vinci” on line (dati Febbraio 2021)

Giochi a base ippica , possibile su Ippica nazionale mediante: “scommessa vincente nazionale” – “scommessa accoppiata nazionale” – “scommessa nuova Tris nazionale” – possibile su Ippica Internazionale mediante: Scommessa “Vincente internazionale” – Scommessa “Accoppiata internazionale” –  Scommessa “Tris internazionale“ –  su Scommesse Ippiche in Agenzia – su V7 ,ovvero una scommessa multipla a totalizzatore su base ippica che consiste nel pronosticare i cavalli classificati al primo posto nelle sette corse oggetto del concorso, quali “trotto , galoppo, ecc.”

Apparecchi: 321.136  in esercizio Slot + Vlt (dati Febbraio 2021)

Manifestazioni Scommesse a Quota Fissa autorizzate: Sono ben 4226 e spaziano dalla disciplina del Surf, alla Lotta Greco Romana, dal Golf al Rugby; si può scommettere sui campionati dell’Atletica leggera americani, fino a giungere al Volley praticato nello Stato dello Yemen.

5 tipologie di giochi numerici a totalizzatore (Superenalotto, Win for Life, ecc.)

8972 siti di scommesse inibiti da ADM (Novembre2020)

2 tipologie di bingo, di sala (attraverso oltre 200 Sale Bingo presenti sul territorio nazionale) e a distanza

D’altro canto, più di ogni e qualunque riflessione, parlano i numeri delle transazioni registrate sulle piattaforme di SOGEI: prendendo in considerazione le sole transazioni dell’anno 2013, emerge un dato impressionante: il gioco d’azzardo legale, nell’anno in questione, ha fatto registrare 1,33 miliardi di transazioni trasmesse dalle varie piattaforme di gioco connesse ai sistemi di controllo realizzati e gestiti dalla società del Ministero dell’Economia e delle Finanze che si occupa della trasmissione di tutti i dati dell’anagrafe tributaria.

1,33 miliardi di giocate all’anno, volendole “spicciolare”, stanno a significare 3,6 milioni di giocate effettuate ogni giorno, quasi 152.000 all’ora, 2.530 al minuto, 42 al secondo, notti comprese.

Nel 2021, purtroppo i numeri sono cresciuti del 750% rispetto al 2013 e infatti, le transazioni registrate sono state 10 miliardi. E 10 miliardi di transazioni registrate, vogliono dire 10 miliardi di giocate, tasti pigiati, puntate, scommesse etc. ovvero 27,4 milioni al giorno, quasi 1,2 milioni l’ora, 2.530 al minuto, 317 al secondo. Notti, domeniche e festività comprese. Tutto questo con le Sale chiuse per un arco temporale importante a causa della Pandemia.

Per anni ci è stato raccontato che, se lo Stato avesse gestito in maniera diretta il Comparto dei giochi, si sarebbero debellati tutti quei fenomeni degenerativi che l’azzardo produce a tutto beneficio delle casse erariali. In realtà, è stato fallito su tutta la linea:

 1) il mercato dell’illegale prospera su di un binario parallelo difficilmente quantificabile
 2) all’esito di molteplici indagini realizzate dagli inquirenti, è stato acclarato che maggiore è l’offerta anche del gioco lecito e più semplice è per le consorterie malavitose fare affari

 3) i numeri dei malati da patologia da gioco in carico ai servizi sociali e sanitari non rendono purtroppo l’idea della disperazione che la dipendenza produce
4) per contrastare tutta questa serie interminabile di degenerazioni che il gioco produce, occorrono una quantità di soldi esorbitante che, i Governi che si sono succeduti, NON hanno mai voluto quantificare e che andrebbero «scomputati» dai denari che vengono inseriti a bilancio classificati come proventi dei giochi.

Al riguardo UIF (Ufficio informazioni finanziarie di Banca d’Italia, ovvero l’unità speciale di Banca d’Italia che si occupa del riciclaggio di denari) audito in Commissione Antimafia e alla stregua certamente di numeri per difetto, poiché tutti coloro che sono obbligati in solido a farlo non segnalano, ha stimato che  NEI SOLI PRIMI 6 MESI DEL 2019, le consorterie malavitose attraverso l’azzardo, abbiano riciclato 250 milioni di euro.

All’esito di investigazioni che hanno riguardato la gestione di siti di scommesse sportive on line e il fenomeno del match fixing è emerso come anche le tecnologie offrano opportunità di infiltrazione, soprattutto in ambito transnazionale attraverso il sistematico ricorso a piattaforme di gioco predisposte per frodi informatiche, spesso allocate all’estero (su tutte Malta) che consentono l’evasione fiscale di consistenti somme di denaro”.

Il rischio di infiltrazioni mafiose, all’esito delle indagini, non riguarda solo il gioco illecito e le scommesse clandestine, ma anche il mercato del gioco e delle scommesse legali. La penetrazione riguarda la gestione di slot machine, VLT e scommesse sportive on line ed il fenomeno del match fixing (ovvero la possibilità di decidere il risultato degli incontri) nonché l’apertura di sale gioco, agenzie e punti di raccolta scommesse. Bisogna dunque aver presente che “Al pari della ‘ndrangheta, Cosa nostra e la camorra proiettano i loro interessi verso settori ad alta redditività, come quello dei giochi e delle scommesse legali ed illegali’’. 

I Sindaci di molti Comuni e diverse Regioni italiane, in qualità di responsabili della Salute pubblica, stanno emanando regolamenti e restrizioni circa l’attuale offerta di gioco, anche in virtù degli avvenuti pronunciamenti della Corte Costituzionale (su tutti la sentenza n.220 del 2014) e del Consiglio di Stato, promulgati a seguito di vari ricorsi presentati da gestori dell’azzardo, circa la responsabilità di tutori della Salute Pubblica, così come dettato dalla Costituzione della Repubblica.

Cosa fare per contrastare questo fenomeno? NON perseguire politiche proibizionistiche, la storia insegna che non pagano. La parola d’ordine deve essere regolamentare un mercato fuori controllo.

Come? Attraverso l’utilizzo di tutti gli strumenti politici e amministrativi che la legge consente di attivare, soprattutto in ordine alla tutela della salute pubblica; avviando progetti e politiche di sensibilizzazione sul tema dell’azzardo; sollecitando Governo e Parlamento affinché venga approvata una legge organica nazionale che disciplini la materia. Nelle more dell’approvazione di una Legge nazionale che muova dalla tutela della persona e della salute anziché dal gettito per l’erario crediamo che sia importante rafforzare e rilanciare l’azione di contrasto nei confronti di questo tema.

Intanto a Casoria abbiamo proposto come IV Commissione consiliare, ed approvato in consiglio comunale un Regolamento su “Sale da gioco e giochi leciti”, un primo passo a cui devono seguire iniziative ed azioni di sensibilizzazioni, come questo articolo, che raccontano il dramma dei numeri del gioco e della ludopatia.