Secondo il “Rapporto Ecomafia 2019”, ricostruito da Legambiente, l’Italia è, purtroppo, un Paese ad alto tasso di illegalità e criminalità ambientale: nel 2019 circa 28.00 sono stati i reati accertati e più di 3 ecoreati sono avvenuti ogni ora. La Campania è la terza regione, dopo la Puglia e la Sicilia, ad avere la più alta percentuale di ecoreati. Purtroppo, anche nel nostro piccolo paese di Afragola, in provincia di Napoli, assistiamo inermi, a costruzioni abusive e spesso anche pericolanti, discariche a cielo aperto, industrie che inquinano e vediamo scarichi di liquami nei corsi d’acqua. Quintali di immondizia vengono scaricati anche laddove c’è il divieto e spesso si sente odore di plastica bruciata. Per non parlare del fatto che ci troviamo nella “Terra dei fuochi” in cui i rifiuti tossici vengono nascosti sotto terra. Molto di questo è dovuto all’ineducazione della gente, ma tanto è causato anche dalle Ecomafie. Spesso gli illeciti vengono commessi grazie alla corruzione, alle politiche sbagliate che spesso fingono di non vedere, all’omertà delle persone. Bisogna dire NO a tutto questo. La soluzione non sarebbe difficile da trovare: bisognerebbe promuovere le buone pratiche: raccolta differenziata, risparmio energetico, creazione e cura di spazi verdi, controllare le costruzioni abusive. Ogni cittadino, ma soprattutto noi giovani che siamo il futuro, dovremmo essere più attenti non solo nel rispettare noi stessi la natura, ma dovremmo denunciare ogni qualvolta assistiamo ad atti illegali ai danni dell’ambiente. Tutti dovrebbero capire che se sporcano l’ambiente è come se sporcassero la casa in cui vivono. Se riempiamo di rifiuti la nostra casa, prima o poi non riusciremo a viverci dentro, rischiando di affogare nella nostra stessa sporcizia. Classe 2S