L’Amministrazione Tuccillo si è rivelata un autentico fallimento di immani proporzioni. Occorre voltare pagina e puntare sull’impegno politico di chi ha competenza e ama la nostra Città. È necessario che chi si candida a governare Afragola abbia i titoli e il consenso per indicare una rotta. Non servono scorciatoie né ipocrite formule stereotipate. «Trovai un agente, corsi da lui e, col fiato in gola, gli domandai la strada. Sorridendo mi disse: “È da me che vuoi sapere la strada?“. Gli risposi: “Sì, da solo non riesco a trovarla!”. “Rinuncia, rinuncia!” mi disse, voltandosi come quelli che ridono di nascosto». Questo frammento di un racconto di Franz Kafka, emblematicamente intitolato Rinuncia!, rievocato in un recente incontro pubblico, può essere proposto come una efficace parabola del cittadino afragolese che vive immerso in una rete di sterile propaganda alimentata da chi, in cinque anni, ha dimostrato di non essere adeguato al compito della virtuosa amministrazione della res publica. Nel 2013 è salpata una nave senza nocchiero piena di difetti di fabbricazione; è stato un viaggio senza meta, vissuto con la disillusione segnalata dal filosofo Søren Kierkegaard nel suo Diario, in pieno Ottocento: «La nave è in mano al cuoco di bordo. E ciò che trasmette il megafono del comandante non è più la rotta ma ciò che mangeremo domani». I nostri concittadini hanno dovuto subire la colossale bufala dei buoni che venivano a combattere il vecchio sistema. Oggi sono amaramente consapevoli che un manipolo di dilettanti allo sbaraglio ha cercato di edificare un asfittico sistema fatto di incompetenza, improvvisazione, ignavia e inerzia, ravvivate da qualche perverso interesse poco funzionale alla promozione del bene comune. Una Città smarrita, stranita, senza bussola, sa che non può rivolgersi a Tuccillo per avere risposte, per avere indicazioni sulla rotta da seguire. In tante occasioni è stato offerto solo il tipico e sbiadito «lasciar perdere» della superficialità e dello scetticismo: «Rinuncia, rinuncia! Non c’è un senso da cercare, non c’è un approdo dove riparare e trovare risposta>>. Qui entra in scena l’indifferenza, che ha il suo doppio nella voce che esce dal megafono della nave di Kierkegaard: meglio tendere l’orecchio al cuoco che -come ha acutamente evidenziato il Cardinale Gianfranco Ravasi– risponde all’immediato e scontato pulsare dell’istinto primario; meglio riparare nel fiorire del piacere che narcotizza ogni domanda perché fondato sulla comoda e remunerativa poltrona alla quale restare attaccati. Nel mare della nostra storia stanno muovendosi navi «sanza nocchiere», come diceva Dante Alighieri nel suo Purgatorio (VI,77), senza bussola e stella polare. Ormai i fatti e le vicende dell’ultimo quinquennio ci consegnano dati incontrovertibili: un devastante deficit politico e amministrativo tiene prigioniera la nostra comunità, la programmazione urbanistica è inesistente, i servizi al cittadino si sono drammaticamente ridotti, le opere pubbliche completate sono eredità della precedente Amministrazione e spesso sono state eseguite peggiorando le scelte progettuali originarie. Le pessima gestione del servizio ecologico ha offerto anche profili inquietanti sul piano dei conflitti di interessi. Tuccillo ha cercato di vendersi l’inaugurazione della stazione dell’alta velocità. Non gli è andata bene, la scorsa settimana anche il Venerdì di Repubblica ha certificato che quella di Afragola è una stazione con il deserto intorno: mancano parcheggi, taxi, bar ma non le inchieste giudiziarie, per esempio sui rifiuti sepolti. Per la sua stessa maggioranza l’attuale sindaco si è dimostrato inadeguato ai compiti di governo. Non è stato in grado di tenere pulite le strade cittadine e di migliorare la raccolta differenziata. Non è riuscito a garantire neppure l’attivazione degli impianti di illuminazione nel sottopasso della stazione dell’alta velocità mentre ha avuto l’ardire di concorrere per il titolo di campione nazionale di sciatteria amministrativa cimentandosi nell’ l’impresa di tenere accese fino a febbraio, in alcuni punti della Città, le luminarie natalizie. L’editoriale di Informacittà del 14 gennaio scorso ha colto nel segno: l’alternativa al sistema Tuccillo va costruita partendo da idee chiare, progetti credibili e programmi condivisi e avviando, nel più breve tempo possibile, una “campagna d’ascolto” che valorizzi i nuclei vitali del tessuto culturale, sociale ed economico della nostra Città, con un proficuo coinvolgimento delle giovani generazioni. Sul piano politico tali iniziative potranno svilupparsi creando le basi di un’aggregazione di alto impatto civico, non condizionata da opprimenti perimetri ideologici e innanzitutto fondata sulla partecipazione democratica per presentare agli afragolesi una coerente proposta di buongoverno che metta al primo posto gli obiettivi di legalità, solidarietà e sviluppo sostenibile.

Prof. Antonio Pannone

Consigliere Comunale – già Sindaco ff di Afragola