Un Parco pubblico al quartiere Stella sul bene confiscato alla camorra

 di Salvatore Iavarone, consigliere Comunale di Casoria

 

In linea con la legge Regionale del 16 aprile 2012, n. 7 era stato pubblicato l’Avviso pubblico a favore dei Comuni per il finanziamento di progetti di riutilizzo di beni confiscati – annualità 2020. La legge regionale n. 7/2012 “Nuovi interventi per la valorizzazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata”, e successive modifiche ed integrazioni, ha definito la disciplina per la promozione e il sostegno al riutilizzo dei beni confiscati della Regione Campania. Il Programma annuale è lo strumento di lavoro per la sistematizzazione degli interventi in tema di beni confiscati che l’Amministrazione regionale utilizza nel corso dell’anno raggruppandoli in tre tipologie: azioni dirette di finanziamento, azioni di sistema e azioni di supporto. Per le azioni dirette di finanziamento, sulla scorta dei criteri di accesso e di riparto stabiliti dal Piano strategico, il Programma annuale definisce le modalità operative per l’accesso al “Fondo unico per i beni confiscati” istituito dalla stessa legge regionale. Le risorse finanziarie disponibili per il presente Avviso Pubblico ammontano complessivamente ad € 420.000,00 per il 2020 ed € 1.500.000,00 per il 2021.

Potevano presentare proposte progettuali i Comuni della Regione Campania, al cui patrimonio indisponibile sono stati trasferiti i beni immobili confiscati alla criminalità organizzata.

Al bando a cui il Comune di Casoria ha partecipato, erano ammessi interventi di valorizzazione, recupero, e comunque tutti gli interventi di ristrutturazione finalizzati:

  • alla realizzazione di sedi istituzionali;
  • alla realizzazione di infrastrutture, per servizi sociali di comunità, centri di accoglienza, centri ludici, centri formativi-educativi, strutture per senza fissa dimora, assistenza sanitaria, assistenza socio-sanitaria, ecc.
  • alla riqualificazione di spazi degradati e dismessi per sostenere e migliorare la qualità di vita quali ad esempio spazi verdi attrezzati per il tempo libero e per lo sport, orti urbani, parchi urbani, ecc.
  • alla realizzazione di spazi destinati ad accogliere attività produttive, reti di ospitalità (turismo sociale), agricoltura sociale, tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, valorizzazione del patrimonio culturale, paesaggistico e ambiente, ecc.
  • alla realizzazione di spazi di co-working per iniziative innovative promosse dai giovani (hub, innovatori sociali, ecc.), nonché spazi per l’inclusione lavorativa di giovani, disoccupati e soggetti svantaggiati attraverso percorsi educativo/formativi e di tirocinio.

Erano escluse le proposte progettuali: • per le quali non è stata approvata la progettazione esecutiva. Il contributo massimo per ciascuna proposta progettuale di ristrutturazione era di € 100.000,00 e le proposte da parte dei comuni dovevano pervenire entro e non oltre il 30 ottobre 2020.

La nostra proposta come “Casoria VIVA” inviata al Sindaco per chiedere che venissero predisposti tutti gli atti per la partecipazione al bando, che abbiamo poi seguito in prima linea, era quella sul tema: “riqualificazione di spazi degradati e dismessi per sostenere e migliorare la qualità di vita quali ad esempio spazi verdi attrezzati per il tempo libero e per lo sport, orti urbani, parchi urbani”. Avevamo chiesto di recuperare il bene confiscato in località Quartiere Stella, un terreno nel centro abitato di oltre 5000 mq, per noi quello è sempre stato un piccolo polmone verde per il quartiere, e che potrebbe essere dato in gestione ad associazioni locali dopo la realizzazione del parco, al fine di favorire iniziative ludiche e manifestazioni. Abbiamo lanciato dalle pagine di questo giornale la proposta a settembre 2020, il progetto è stato presentato in regione ed è stato approvato. Queste sono le belle notizie che ci piace raccontare, e che spesso prendono vita proprio dalle pagine di questo giornale. Siamo in una fase avanzata, essendoci un progetto definitivo, che ora deve solo essere messo a gara. Ho personalmente avviato una serie di incontri presso l’ufficio patrimonio per velocizzare l’avvio  del progetto e il recupero e la valorizzazione di tutti i beni confiscati alla criminalità, che come questo, possono diventare una grande opportunità per la città.