Una città che si aspettava la svolta, ma…

Voragini e Covid, non siano alibi, ma diventino opportunità di rilancio

 di Salvatore Iavarone – consigliere comunale di Casoria

 

L’attuale amministrazione era nata sotto la migliore stella, grandi auspici, aspettative che avevano trovato da subito il favore dei casoriani. Sembrava andare tutto al meglio, ma poi…

La voragine a San Mauro è stata come un presagio, poi le crepe della macchina comunale sempre più evidenti, hanno lasciato segni sempre più tangibili, fino a giungere al Covid, che ha paralizzato per l’intero 2020 la macchina comunale, molto più di quanto sia accaduto in altri comuni.

Complice di tutto, una giunta che dal primo momento non si è fatta notare per brillantezza e proposte. Nessuna delibera di indirizzo, è stato il segno di una mancata azione e di uno scarso impulso alla macchina dirigenziale (oggettivamente lacunosa di suo).

Vi è da più parti la consapevolezza che urge cambiare pagina, serve cambiare squadra, un modo per porre rimedio ad un immobilismo che mette in imbarazzo non pochi. Serve una spinta maggiore, ma anche più concretezza e competenza. Anche chi ha cercato di nascondere l’evidente difficoltà dell’amministrazione,  da qualche mese, trova difficile evitare di ammettere che la situazione è davvero incancrenita.

Allora cosa si aspetta? Tra un lockdown ed un altro, si è arrivati fino a questo punto, ma oltre  sarebbe un delitto nei confronti di una comunità che non merita questo.

Queste emergenze possano trasformarsi in opportunità per la classe politica, serve oggi coesione e una nuova visione della città, serve che insieme, maggioranza ed opposizione, pongano in essere una serie di priorità per il bene della nostra comunità, serve responsabilità.

Responsabilità e politica sono due termini che difficilmente trovano casa nella stessa frase, ma bisogna provare.

Ci auguriamo che presto il sindaco torni a lavoro, dopo la sua personale pausa dovuta al covid, che non ha risparmiato neppure lui. Ma al suo ritorno ci troveremo avanti ad un bivio, e non sarà più possibile rinviare, trovare alibi, cercare scuse o altro. È arrivato il momento delle scelte, siamo avanti ad una scelta decisiva, vogliamo andare avanti? In che modo?

La condivisione delle scelte passa avanti alla necessità di amalgamare una squadra, che forse non è mai stata tale. A me, come sempre, tocca l’ingrato compito di non usare mezze misure, di non nascondere la polvere sotto il tappeto, di essere franco. È un’amara verità, ma è la verità e non possiamo più nasconderla.

Condivisione e competenze. Ingredienti imprescindibili per il rilancio di questa amministrazione. Con grande onestà, devo ammettere che la vedo difficile, davvero tanto, ma abbiamo ancora l’ultima responsabilità nei confronti della nostra comunità, ma si tratta di un ultimo dovuto tentativo.

Bisogna mettere in campo la migliore squadra possibile, e trovare INSIEME dieci punti dai quali ripartire, che mettano al centro il bene della nostra comunità. Questa non può essere ricordata solo come l’amministrazione del dissesto, ora serve lo slancio, la prospettiva, l’idea di città.

Servono dieci idee da mettere in campo nell’immediato, che diano a Casoria la possibilità di credere nuovamente in se stessa, di trovare le migliori energie per affrontare un periodo che a livello non solo nazionale, non sarà dei migliori.

Siamo capaci ad affrontare questa sfida, l’opposizione coglierà lo spirito di una proposta di collaborazione sui temi?

La maggioranza capirà la necessità di ammettere gli errori, di recuperare, di sacrificare chi non è riuscito, e mettere al centro il bene della comunità?

Siamo al bivio, oltre è difficile vedere.