di Salvatore Iavarone  – consigliere comunale di Casoria

 

Il Ministero dei Beni e Attività Culturali e Turismo ha emanato un nuovo bando, che potrebbe essere utile per il nostro territorio, qui come sempre presentiamo una sintesi.

Oggetto del presente Avviso è il sostegno di progetti culturali e creativi di natura multidisciplinare, di riqualificazione degli spazi pertinenziali all’interno delle aree residenziali, al fine di sostenere un modello di sviluppo basato su processi collaborativi e di innovazione sociale, contraddistinto da parole/concetti chiave, quali: interazione, coesistenza, quotidianità, resilienza alle pandemie e comunità sostenibili.

Con Avviso della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero Beni Culturali è stata lanciata la terza edizione di “Creative Living Lab”.

Essa si inserisce in un quadro di azioni istituzionali per la rigenerazione urbana nei territori caratterizzati da fragilità ambientale, sociale, culturale ed economica, con difficile accessibilità a servizi e infrastrutture anche e soprattutto dovuta all’emergenza epidemiologica da COVID 19 che ha generato carenza di servizi e spazi per accogliere, in sicurezza, individui e comunità e per creare occasioni di costruzione di relazioni, confronto e integrazione.

L’obiettivo è quello di dare sostegno a microprogetti di immediata realizzazione, volti a trasformare aree e spazi residuali – pubblici o privati – in luoghi di scambio e apprendimento, accessibili, fruibili e funzionalmente differenziati, al fine di creare un rapporto sinergico tra ambiente e tessuto sociale, culturale ed economico.

Possono, pertanto, a titolo esemplificativo, beneficiare del fondo iniziative volte alla realizzazione di: workshop di auto-costruzione e di tactical urbanism, laboratori di architettura e di design urbano, di storytelling e gaming, seminari di arti performative, percorsi espositivi e didattici, laboratori per l’innovazione culturale e sociale, residenze artistiche

Le proposte devono indicare nuove forme di utilizzo dei luoghi prescelti al fine di migliorare i servizi, la fruizione e le funzioni culturali; incentivare l’attivazione di percorsi di partecipazione e autocostruzione attraverso il coinvolgimento di istituzioni, professionisti, artisti, cittadini e soggetti attivi sul territorio; promuovere un sistema di autorganizzazione dal basso che sia tale da favorire un processo di empowerment e di riappropriazione nelle comunità coinvolte.

E’ possibile concorrere singolarmente o in partenariato (avvalendosi del supporto di altri soggetti attuatori, i quali verranno definiti “associati”)

Le proposte devono essere elaborate attraverso il coinvolgimento di stakeholder attivi sul territorio e finalizzate alla creazione di azioni partecipate con l’apporto di un esperto nel settore specifico della rigenerazione urbana e di mediatori culturali quali, ad esempio: architetti, paesaggisti, designer, artisti, registi, film-maker, fotografi, musicisti, performer, scrittori, psicologi, sociologi, antropologi Il finanziamento concedibile a ciascun soggetto proponente è fissato nell’importo massimo di € 50.000 comprensivo di IVA ed eventuali oneri, assegnato nell’ordine di priorità derivante da graduatoria finale del Ministero. Progetti il cui costo complessivo superi l’importo massimo concedibile saranno presi in considerazione solo se i proponenti assicureranno, con proprio provvedimento autonomo, la copertura finanziaria degli ulteriori costi indicati.

Sono ammissibili i seguenti costi necessari per l’espletamento delle attività:

  1. a) spese di personale amministrativo e tecnico di supporto al progetto;
  2. b) spese di funzionamento;
  3. c) spese di produzione;
  4. d) spese di organizzazione, gestione e monitoraggio.
  5. e) spese di viaggio e alloggio (max 10 % del finanziamento concesso);
  6. f) spese per trasporto di materiali e allestimento;
  7. g) noleggio di strumentazione tecnologica (ad esempio: videocamere, fotocamere, computer);
  8. h) costi di eventuali fideiussioni.

 

Non sono ammissibili, a mero titolo esemplificativo, i seguenti costi:

  1. a) spese per ammende, controversie, accordi, registrazione di atti;
  2. b) spese per l’acquisto di beni durevoli e strumentazione tecnologica (ad esempio: videocamere, fotocamere, computer, ecc.);
  3. c) spese per interventi di manutenzione e/o messa in sicurezza di immobili.

 

Il termine massimo di realizzazione della proposta progettuale è di 180 giorni naturali e consecutivi decorrenti dal giorno successivo alla data di pubblicazione della graduatoria generale di merito.

Tutte le attività della proposta devono rispettare la normativa vigente in materia di contenimento del contagio da COVID-19.

Ciascun soggetto proponente può candidarsi – pena esclusione – per una sola proposta progettuale.

Ci auguriamo che dal nostro territorio nascano più proposte per valorizzare sempre meglio il nostro territorio, anche con piccole azioni concrete.