di Salvatore Iavarone – consigliere comunale di Casoria

 

La PRESIDENZA CONSIGLIO MINISTRI – DIPARTIMENTO POLITICHE PER LA FAMIGLIA, con il Fondo per le politiche della famiglia mette a disposizione un importo minimo € 30.000,00 – importo massimo € 150.000,00 , e non richiede cofinanziamento. Il bando scade il 31/12/2020.

 

Dopo la vicenda del ragazzino che ha preso a calci un gattino a Casoria, facendo fare a questa notizia il giro del web, è necessario mettere al centro dell’agenda politica locale il tema dell’educazione e dei minori.

 

Lo facciamo oggi grazie ad un finanziamento che il governo mette a disposizione dei comuni.

 

Ci auguriamo, ne siamo certi, che il comune di Casoria voglia fare proprio questo bando e portare sul territorio nuovo servizi per i minori.

 

L’emergenza sanitaria da COVID-19 ha limitato fortemente le opportunità ludiche e ricreative dei bambini/e e dei ragazzi/e al di fuori del contesto domestico. A tali limitazioni si è accompagnata la sospensione di tutte le attività educative in presenza, impedendo così il regolare sviluppo delle potenzialità dei bambini/e e ragazzi/e derivante dallo svolgimento di esperienze al di fuori del contesto familiare.

 

Al fine di contribuire a ridurre il divario ludico ed educativo generato dalla necessità di contenimento del virus, il Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri intende promuovere l’attuazione di interventi progettuali, anche sperimentali e innovativi, di educazione non formale e informale e di attività ludiche per l’empowerment dell’infanzia e dell’adolescenza, in conformità con le indicazioni sulla riapertura in sicurezza delle attività ludiche e ricreative fornite dalle linee guida elaborate ai vari livelli di Governo.

 

Le proposte progettuali dovranno essere volte a contribuire allo sviluppo delle potenzialità fisiche, intellettuali, emotive e sociali dei bambini/e e dei ragazzi/e come individui attivi e responsabili all’interno delle proprie comunità a livello nazionale e locale e promuovere il loro impegno verso la società che li circonda, nel rispetto delle differenze culturali, linguistiche, religiose, etniche e di genere.

 

L’obiettivo strategico dell’Avviso pubblico è quello di promuovere interventi, anche sperimentali e innovativi, di educazione non formale e informale e di attività ludiche per l’empowerment dell’infanzia e dell’adolescenza, che privilegino attività, anche all’aperto e, nell’ambito di centri e campi estivi a favore dei bambini e dei ragazzi nei seguenti ambiti tematici

 

  1. promozione della cittadinanza attiva, del coinvolgimento nella comunità, e della valorizzazione del patrimonio culturale locale;

 

  1. promozione della non-discriminazione, dell’equità e dell’inclusione sociale e lotta alla povertà educativa;

 

  1. promozione della piena partecipazione e del protagonismo dei bambini e dei ragazzi attraverso l’educazione tra pari (peer education) e il sostegno del dialogo intergenerazionale tra bambini, ragazzi, adulti e anziani e le loro famiglie;

 

  1. tutela dell’ambiente e della natura e promozione di stili di vita sani.

 

La dotazione finanziaria complessiva prevista per il presente avviso è di € 35.000.000,00.

 

E’ possibile presentare una sola proposta per ciascuno degli ambiti sopra indicati purchè non sia inferiore ad € 35.000,00 ma non superiore ad € 150.000,00 ma soprattutto la durata del progetto non sia inferiore a 6 mesi.

 

Per accedere al finanziamento di cui al presente Avviso occorre presentare la domanda via PEC all’indirizzo: ufficio.politichefamiglia@pec.governo.it , unitamente alla seguente documentazione:

 

  1. a) la scheda di progetto sottoscritta digitalmente dal legale rappresentante o dal capofila nel caso di soggetti di cui all’articolo 5, comma 3, redatta utilizzando esclusivamente, a pena di inammissibilità, lo schema di cui al FORMAT 4;

 

  1. b) la relazione delle principali attività realizzate negli ultimi due anni dal soggetto proponente (in caso di ATS una relazione dei partecipanti sulle reali esperienze maturate in seno alle attività nelle quali si intendono fornire servizi);

 

  1. c) il piano finanziario, redatto utilizzando esclusivamente, a pena di inammissibilità lo schema e i parametri di cui al FORMAT 5;

 

  1. d) la relazione di bilancio degli ultimi due anni (da parte del proponente). Sono esclusi da tale relazione i proponenti di cui all’art. 5 comma 1 lett. a). Con riferimento ai proponenti di cui all’art. 5 comma 1 lett. b) e c), sono escluse le scuole pubbliche di ogni ordine e grado, i servizi educativi per l’infanzia, le scuole dell’infanzia statali e, per ciò che concerne i proponenti di cui all’art. 5, comma 1, lettera d) sono esclusi gli enti ecclesiastici e gli enti di culto dotati di personalità giuridica.

 

Il comune potrebbe avviare una manifestazione d’interesse sul territorio, e favorire la massima partecipazione del terzo settore locale, per garantire il maggior numero di progetti sul territorio, fare rete e mettere a disposizione spazi e risorse non finanziarie a sostegno dei partecipanti.