Salvatore Iavarone  –  Consigliere Comunale e Presidente della Commissione Cultura

La chiesa di Santa Maria del Carmine in Piazza Cirillo è oggetto di un intervento di restauro da parte del Comune di Casoria con i fondi PICS della Regione Campania POR Campania FESR della Comunità Europea.

Il progetto prevede il restauro e l’adeguamento della chiesa di Santa Maria del Carmine in Piazza Cirillo, insieme alla sistemazione dello spazio pubblico prospiciente alla facciata settentrionale. La chiesa ospiterà un auditorium adatto a convegni e spettacoli compatibili con il carattere sacro del luogo, in rispetto del Protocollo d’Intesa stipulato tra l’Amministrazione comunale e la confraternita laicale del Carmine che, sin dal Settecento, ha sede nella omonima chiesa. Il progetto prevede interventi di consolidamento strutturale, recupero e parziale ripristino delle pareti intonacate, restauro delle opere artistiche, realizzazione di servizi igienici e impianti, fornitura di arredi e illuminazione. Inoltre, sullo spazio della Piazza prospiciente alla facciata cieca sarà realizzato una struttura leggera con funzione di pergolato, parzialmente coperto con una pensilina fotovoltaica, memoria “volumetrica” dello storico edificio del Municipio, andato perduto nel secondo Novecento. Lo spazio del pergolato, opportunamente attrezzato, sarà utilizzato con funzioni ricreative, espositive (legate al vicino CCC: Centro Creatività Casoria – ex Palazzo degli Uffici), civiche, per manifestazioni e assemblee all’aperto, sociali; inoltre, incrementando l’ombreggiamento estivo della piazza, contribuirà alla mitigazione degli effetti del cambiamento climatico. Il progetto ha come finalità l’incremento dell’attrattività turistica di Casoria e della dotazione di spazi associativi e civici all’aperto, per lo sviluppo della creatività e dello scambio culturale.

Dagli atti dei PICS, si legge testualmente: “In primo luogo, saranno realizzati interventi di consolidamento delle strutture murarie, al fine di eliminare i dissesti rilevati. Il progetto strutturale privilegerà soluzioni di consolidamento compatibili con la conservazione degli stucchi e delle superfici intonacate, dove presenti. Si opererà mediante: 1) iniezione di malta pozzolanica composta da legante idraulico, ottenuto dalla miscelazione a freddo di calce aerea, selezionata, ad alto titolo d’idrato di calcio e pozzolane naturali micronizzate, di diversa superficie specifica ed energia, misto a filler carbonatici ed elementi espansivi per il controllo del ritiro plastico, con resistenza alla compressione compatibile con la natura del paramento murario storico; 2) ammorsatura mediante cuci e scuci, con inserimento di mattoni in laterizio compatibili con la tessitura della muratura in tufo circostante. Oltre alle tecniche di cui ai punti 1 e 2, si valuterà l’opportunità di utilizzare interventi con compositi (fibre di vetro, in carbonio, tessuti d’acciaio, ecc.), opportunamente annegati in strati sottili di betoncino speciale, adesivi o malte a base di calce. L’utilizzo di materiali compositi è particolarmente indicato anche per il consolidamento delle strutture voltate, potendo essere applicato anche sulla loro superficie di estradosso. Importante sono poi le opere da realizzare per il restauro delle coperture, oggi causa di copiose e dannose infiltrazioni. Inoltre, la realizzazione di un tetto ventilato, con permanenza delle attuali linee di displuvio e dei tradizionali coppi, assicurerà un cospicuo miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio, con riduzione del calore tramite la creazione di una camera di ventilazione. Questa soluzione permette l’instaurarsi dei moti convettivi naturali dell’aria scaldatasi per convezione e smaltita attraverso uno speciale elemento di colmo. Gli impianti interni, idrico, elettrico, di rilevazione e antincendio, di segnalazione, di diffusione sonora, di ventilazione con recupero di calore ed integrazione ad aria primaria, di smaltimento, raffrescamento e riscaldamento, saranno progettati nel rispetto delle norme che regolano l’impiantistica in edifici pubblici e soggetti a pubblico utilizzo e delle disposizioni previste, in termini di varianti a sicurezza equivalente e prescrizioni integrative, per gli interventi da attuarsi in immobili pregevoli per rilevanza storica e/o artistica. In particolare, in sostituzione dell’impianto di illuminazione, attualmente installato, sarà realizzato un nuovo impianto mediante: sostituzione degli attuali corpi illuminanti con prodotti a tecnologia led; sostituzione di tutti i cavi in PVC, attualmente installati, con cavi ad isolamento minerale; riposizionamento delle sorgenti ai fini di una migliore distribuzione dell’illuminamento in termini sia di flusso che di superfici, del rispetto delle norme circa intensità ed uniformità e per una maggiore facilità di manutenzione; rimodulazione dei corpi illuminanti ai fini di ottenere un illuminazione generale ed una illuminazione di accento. A questo scopo saranno utilizzati apparecchi multipli, con driver temporizzati e manuali, di potenza ridotta, montati su un binario elettrificato, della lunghezza di un metro circa, per ottenere puntamenti diversificati in funzione dell’effetto desiderato”.

Sullo spazio della Piazza prospiciente alla facciata della chiesa sarà realizzato una struttura leggera con funzione di pergolato, parzialmente coperto con una pensilina fotovoltaica, memoria “volumetrica” dello storico edificio del Municipio, andato perduto nel secondo Novecento. Questo spazio sarà attrezzato al fine di ospitare diverse funzioni legate all’uso pubblico e al carattere della Piazza: ricreative, espositive, civiche, per manifestazioni e assemblee all’aperto, sociali. Il pergolato è composto da una struttura intelaiata, realizzata in legno, con nodi di giunzione in acciaio zincato. Il telaio è verniciato in bianco e blu, in analogia con le strutture provvisionali utilizzate per le tradizionali “luminarie”. Il modulo planimetrico è quadrato, con lato di 3,60 mt. In alzato, l’altezza dei moduli si adegua ai marcapiani della chiesa che è sullo sfondo: 5,60 mt. al piano terra (“ordine semplice”), 4,40 mt. al piano primo. Alcuni moduli raggiungono l’altezza complessiva di 10,00 mt (“ordine gigante”). Il cantonale è segnato da un modulo che raggiunge l’altezza di 12,50 mt., in allusione alla torre civica del preesistente edificio (“ordine speciale”). La struttura sarà ancorata al suolo mediante piastre metalliche opportunamente inghisate al massetto in calcestruzzo posto a fondazione della pavimentazione in pietra, realizzata nell’ambito del PIU Europa (FESR 2007-2013). In fase di progettazione esecutiva sarà verificata l’esigenza di realizzare appositi plinti di fondazione. In tal caso, sarà ripristinata la pavimentazione in pietra lavica. La struttura sarà ancorata, in orizzontale, al muro perimetrale della chiesa. Nella parte meglio esposta della piazza, ad est, i cinque moduli del pergolato ad ordine semplice saranno coperti da pannelli fotovoltaici, con uno sviluppo planimetrico di 64,80 mq (3,60 x 3,60 x cinque pannelli). La restante parte del pergolato è pensata come un velarium, con tendaggi retrattili, utili per il raffrescamento estivo. Tra i moduli verticali vengono tesi alcuni cavi in acciaio, di supporto ad alcuni rampicanti, piantati nelle aiuole esistenti. Queste piante comporranno una facciata stagionalmente cangiante, nei colori, nella fioritura e nella densità del fogliame.

Con riferimento agli elaborati grafici, gli interventi edilizi previsti dal progetto sono nel seguito riassunti: Interventi sulla chiesa: – A. Consolidamento strutturale, al fine di risanare i dissesti rilevati sulle strutture murarie; – B. Ripristino delle coperture, con realizzazione di un tetto ventilato; – C. Riparazione/Sostituzione degli infissi esterni, in legno di castagno verniciato di colore bianco, ad alta efficienza energetica; – D. Recupero delle superfici intonacate storiche e restauro delle opere pittoriche e scultoree. – E. Rifazione/integrazione degli intonaci particolarmente deteriorati mediante tecnologie e finiture locali (intonaco di calce e pozzolana colorato in pasta). – F. Rifazione dei servizi igienici; – G. Rifazione degli impianti: idrico, elettrico, di ventilazione e climatizzazione, di illuminazione e diffusione sonora; – H. Fornitura di pannelli fonoassorbenti mobili (per la riduzione e la riverberazione del suono), arredi, attrezzature audiovisive. Interventi sulla piazza: – I. Realizzazione di un pergolato, mediante una struttura intelaiata in legno verniciato, con giunti in acciaio opportunamente inghisati a terra e alla facciata settentrionale della chiesa; – L. Posa in opera di un impianto fotovoltaico a copertura parziale del pergolato, con estensione di circa 65 mq; – M. Posa in opera di tende retrattili a copertura parziale del pergolato; – N. Realizzazione di impianti: illuminazione; diffusione sonora; riscaldamento invernale mediante illuminazione a infrarossi; raffrescamento estivo mediante nebulizzazione dell’acqua; – O. Posa in opera di essenze rampicanti nelle preesistenti aiuole; – P. Fornitura di arredi da esterno (panche, sedie, divanetti, tavoli, vasi decorativi) e pannelli per le esposizioni all’aperto.

Piazza Cirillo è il cuore della città, l’attuale piazza che si è dimostrata nei fatti poco funzionale merita di essere curata e valorizzata.

Gli interventi dei PICS possono oggi cambiare in positivo la Piazza e di conseguenza la città, ma questi interventi dovranno dimostrarsi utili e funzionali a “ripopolare” il centro cittadino.

La chiesa e il palazzo comunale che saranno ristrutturati sono parte integrante della piazza, ma anche il collegamento tra San Mauro e san Ludovico attraversa la piazza, cosi come l’intervento dei PICS che finanza la nascita di attività commerciali nel perimetro del centro storico. Questi interventi potranno cambiare il volto della città, è una sfida ambiziosa, e forse l’ultima per dare una svolta concreta, non solo urbanistica, ma soprattutto sociale e culturale.