di Salvatore Iavarone –  Presidente della Commissione “Territorio, Lavori Pubblici, Urbanistica, Ambiente, Viabilità e Vivibilità”

Casoria urbanisticamente è sempre più una città cuscinetto tra Napoli ed il resto della Provincia. Un fazzoletto di territorio senza una vera identità. Quartieri sovrapposti e cresciuti in modo confuso, e purtroppo il centro antico non è un’eccezione.

La responsabilità è ovviamente da ricercare nei decenni passati, ma questa è un’altra storia.

Significativa è la situazione del centro storico della città, un centro con grandi potenzialità, anche storico e culturali, ma che sopravvive in totale assenza di una regia unica, manca una visione della città in quell’area. Serve una visione che metta al centro le potenzialità storiche ed in particolar modo l’idea di città dei Santi.

Serve coraggio, nell’imporre una visione nuova di quel pezzo di territorio, che passi anche attraverso una grande zona ztl (Zona a traffico limitato), che parti da Via San Mauro, Via Cardinal Maglione, Via Santa Croce e le strade contigue.

Ma una ZTL senza contenuti culturali, sociali ed economici, rischia di essere solo controproducente.

Qualche settimana fa dalle pagine di questo giornale, lanciai la proposta di prevedere una grande zona del centro storico con fiscalità comunale ZERO per le nuove attività aperte da giovani, anche attraverso i finanziamenti statali per i giovani, è questa una prima opportunità da dare a quel territorio.

Ma sempre dalle pagine di questo giornale lanciai la proposta di uno sportello per accogliere ed autorizzare con maggiore velocità le pratiche per il rifacimento delle facciate dei palazzi, utilizzando le opportunità del bonus facciate, e dando la possibilità di azzerare gli oneri comunali per occupazione di spazio pubblico per le impalcature. Serve velocizzare questi due interventi che possono contribuire a migliorare il centro storico della città.

La visione di una grande zona ZTL deve però necessariamente passare attraverso l’individuazione di nuove aree parcheggio per almeno 500 posti auto da individuare nel centro storico della città, e questa azione è possibile attraverso un avviso pubblico per il reperimento di aree private nel centro storico da destinare a parcheggio (aree urbanisticamente con altra destinazione, da variare per interesse pubblico, ma da lasciare ai privati, per consentire l’apertura di parcheggi).

Sarebbe per il commercio locale una grande soluzione, il problema parcheggio è da anni sotto gli occhi di tutti.

Nei PICS (i 12 milioni di euro di finanziamento per edifici comunali accordati dalla Regione Campania, ed approvati a gennaio in giunta e a febbraio in consiglio comunale) vi è un ampio spazio per finanziamenti di opere presenti nel centro storico, a cominciare dagli edifici del Municipio, alla via dei Santi, all’illuminazione pubblica per finire al contributo per il recupero della Chiesa del Carmine.

Bisogna anche riportare nel centro della città nuove funzioni ed uffici pubblici, a cominciare dai tributi, i cui uffici potrebbero essere sistemati nei locali del vecchio Municipio a Piazza Cirillo.

Con grande onestà bisogna ammettere che la nuova Piazza Cirillo non è dal punto di vista della funzionalità e della bellezza, una grande opera, ed anche su questo bisogna correre ai ripari, cercando di dare una nuova funzione ed una nuova visione alla grande piazza pedonale, che deve tornare ad essere teatro di eventi e di manifestazioni per dare un significato a quel grande spazio “vuoto”. Le prime cose da fare sono il recupero di quelle aree a verde e il recupero del grande muro della chiesa del Rosario, che potrebbe ospitare un grande Murales per la città. La stessa piazza potrebbe essere anche sede di istallazioni artistiche temporanee in collaborazione con il Museo CAM, ma dovrebbe prima di tutto essere videosorvegliata adeguatamente e con una maggiore presenza della polizia municipale di giorno.

Su questo tema, chiedo al vostro giornale di organizzare, insieme, un incontro pubblico, per confrontarci con la parte migliore di questa città, che certamente metterà in campo idee e proposte, da affiancare a queste, per  rigenerare un pezzo importante del nostro territorio.

Serve una visione della città, che sia condivisa, che sia forte, che sia coraggiosa.