Il 1maggio 2023 in occasione della festa dei lavoratori si è tenuto il consiglio dei ministri che ha approvato il testo del decreto lavoro 2023. Numerose le novità introdotte che modificano il mondo del lavoro.

Una prima misura spazza via il reddito di cittadinanza facendo posto all’assegno di inclusione destinato ai non occupabili che sarà attivato dal 1gennaio 2024. L’importo sarà fino a 6000 euro annui, 500 euro al mese più un bonus affitto di 3360 euro per le locazioni regolari. È erogabile per massimo 18 mesi, ma può essere rinnovato, previa sospensione di un mese, per ulteriori 12 mesi.

Tale misura è destinata alle famiglie in possesso di determinati requisiti relativi alla cittadinanza o all’autorizzazione al soggiorno del richiedente, alla durata della residenza in Italia e alle condizioni economiche, al cui interno si trovano almeno: una persona disabile oppure un minore oppure un ultra 60enne o una persona titolare di invalidità civile. Il Governo per questa misura ha previsto una spesa di 5.615,2 milioni di euro per l’anno 2024. 

Arriva anche un taglio del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti con redditi medio bassi.       Si tratta di un taglio sui contributi dovuti dai lavoratori dipendenti del 6% per i redditi fino a 35.000 euro e del 7% per i redditi fino a 25.000 euro.

Una maggiorazione dell’assegno familiare arriva per quelle famiglie in cui entrambi i genitori hanno reddito o in famiglie in cui è presente un minore con un solo genitore. Tale maggiorazione sarà assegnata a ciascun figlio minore al momento della domanda.                                            Dal 1gennaio 2024 arriva un sussidio per gli occupabili che si trovano in povertà assoluta. Si tratta dello strumento di attivazione al lavoro che da diritto ad un’indennità di 350 euro.

Gli occupabili devono avviare un percorso di ricerca attiva del lavoro con un centro per l’impiego. L’assegno decade nel caso di rifiuto di un’offerta di lavoro ma l’obbligo di accettazione tiene conto di differenti vincoli tra cui la distanza da casa, la durata e la tipologia del contratto di lavoro. Il Decreto prevede il nuovo Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa. Si tratta di una piattaforma digitale del ministero del Lavoro capace di far dialogare con regioni e centri per l’impiego, mettere in rete tutti i dati di chi è povero e cerca un posto di lavoro.                                                                                                                                     Previsto anche un inasprimento delle misure per coloro che fanno i furbetti e trasgrediscono alle nuove regole imposte dal nuovo decreto.                                                                                     Viene introdotto anche un bonus assunzioni per i Neet under 30 effettuate nel secondo semestre del 2023. Si tratta di sgravi e contributi volti a favorire le assunzioni di determinate categorie di lavoro.                                                                                                                                            Il testo ha previsto un nuovo fondo realizzato ad hoc di 10 milioni di euro per l’anno 2023 e 2 milioni di euro annui, a decorrere dal 2024, per garantire indennizzi alle famiglie di studenti morti durante la formazione. Questo tema negli ultimi è divenuto sempre più importante, si ricordi il caso di Giulio Regeni giovane studente morto in Egitto mentre seguiva un corso di dottorato. Altro caso tristemente sulla cresta dell’onda è quello di giovani studenti di scuole superiori che durante uno stage in qualche azienda italiana hanno perso tristemente la vita per cause anomale.                                                                                                                                  Come visto il nuovo testo messo a punto dal nuovo governo tocca diversi punti tra i più disparati e differenti.

Pasquale Castaldo