i treni persi
Grande la polemica in queste settimane sulla prossima inaugurazione della stazione Tav di Afragola prevista per Maggio o Giugno di quest’anno. Noi siamo assolutamente felici di questo evento per la nostra città, ma dobbiamo anche essere onesti e dire che questa stazione ha poco dell’idea originaria, dal punto di vista della funzionalità. Mancano ancora i collegamenti con Napoli e dunque un reale incardinamento della stazione con la rete trasportistica regionale, la stazione vedrà molti treni passare, ma pochi saranno quelli che realmente fermeranno ad Afragola, questo perché negli anni è andata sempre più delineandosi l’idea di confermare la stazione di Napoli come nodo centrale, e questo a discapito della nostra stazione. La colpa della grave opportunità persa sarebbe da ricercare tra molti soggetti istituzionali, chiamati a più livelli a gestire questa situazione, ma sicuramente oggi il comune su questa situazione non si esprime in nessuna maniera, e si accontenta di inaugurare una banchina e niente più. Il vizio del “nastro” e delle “forbici” oscurano le reali opportunità di questo territorio. In queste settimane si è parlato di appalti e sub appalti, di legami e di criminalità, forse trascurando anche il filone delle parentele “eccellenti” tra imprenditori locali e politici che sull’alta velocità hanno “investito” molto negli anni. Altra polemica è stata quella mancata bonifica delle aree interne al perimetro della stazione, si tratterebbe prevalentemente di inerti ed altri rifiuti che leggendo le carte della stessa RFI sarebbero nelle aree parcheggio, e che quantomeno dovrebbero essere oggetto di un intervento dell’ARPAC della Regione Campania. Anche su questo si chiuderà un occhio? In piena Terra dei Fuochi? Anche se con grande onestà intellettuale dobbiamo dire che questo con il fenomeno della terra dei fuochi non ha nulla in comune. La stazione sarà realmente completata tra almeno tre anni, intanto avremo una cattedrale bellissima, oggettivamente tra le campagne (sono fermi tutti i progetti che doveva seguire il comune, nonostante i finanziamenti di RFI sono stati assegnati da tempo al comune) e per niente collegata con la città. Senza fare polemica cerchiamo di costruire davvero il futuro di quest’area, cosa che da quando qualcuno “ha perso la bussola” e naviga a vista, davvero non è stato più fatto.