Salvatore IAVARONE – Consigliere Comunale

e Presidente della IV Commissione Consiliare

Con questi articoli intendiamo informare i cittadini su quelli che sono gli interventi dei PICS (finanziamenti regionali) che cambieranno il volto della nostra città, si tratta di 12 milioni di euro di lavori in partenza in città

Con grande attenzione come IV Commissione Consiliare stiamo seguendo gli interventi nel settore sociale e cultura.

In queste pagine riportiamo una sintesi delle relazioni al progetto di ristrutturazione del CAM, un museo conosciuto più fuori città, e che merita tutta la nostra attenzione.

Il Casoria Contemporary Art museum (CAM) è una realtà culturale interessante, molto attiva sui temi dell’arte contemporanea, a livello nazionale e internazionale. Nell’ambito delle azioni del PICS si prevede un intervento volto alla riqualificazione degli spazi espositivi al fine di potenziarne la visibilità e l’attrattività a scala cittadina e metropolitana. La proposta per il CAM prevede, in particolare, il lavoro sullo spazio esterno all’edificio, al fine di garantire una migliore accessibilità e fruibilità, e la riqualificazione dello spazio espositivo, posto al livello seminterrato dell’edificio, per accrescere la qualità di fruizione e conservazione dei manufatti artistici. L’intervento ha come finalità la promozione dell’inclusione sociale, il contrasto alla povertà e a ogni discriminazione.

L’immobile è localizzato in un quartiere di recente formazione attestato lungo la strada che collega con il centro di Afragola (via Duca di Aosta); un quartiere prevalentemente residenziale, con importanti attrezzature pubbliche, di tipo scolastico e religioso, e attività terziarie (centro commerciale “I Pini”). Il CAM è localizzato in un edificio che ospita anche l’istituto scolastico comprensivo “Palizzi”. La condizione insediativa si presenta mista, con palazzine multipiano e case unifamiliari (alcune storiche), che si fondono in maniera caotica con alcuni spazi verdi residuali (ultima memoria del paesaggio agricolo preesistente). La gran parte dell’edilizia residenziale è di origine estemporanea, realizzata tra gli anni Settanta e Novanta del Novecento e, in gran parte, successivamente legittimata. La stazione ferroviaria, RFI, dista circa un chilometro; ad eguale distanza sono posti i nuclei centrali di Casoria e Afragola. Nel tratto dove è presente il museo, via Duca di Aosta si presenta come un grande spazio periferico, marciapiedi di limitate dimensioni a fronte di ampie aree a parcheggio, senza alcun elemento di riferimento. Dato che l’ingresso del CAM non avviene sulla strada principale ma sul retro del lotto, la struttura pubblica risulta molto poco individuabile dalla strada. Tutte le attrezzature pubbliche presenti all’intorno (le scuole, la chiesa) si presentano recintate, con scarsi i rapporti funzionali e visuali con lo spazio urbano di attraversamento. Lo spazio del museo, complessivamente circa 1200 mq su di unico livello, è disposto ad una quota di -2,27 dal livello stradale ed ha accesso, mediante una rampa inclinata, da via Calore (traversa di via Duca di Aosta). L’articolazione funzionale è libera, con l’esposizione liberamente disposta nei cinque bracci della struttura. Nell’area di ingresso sono localizzati un piccolo foyer e gli uffici. I servizi igienici sono posti sul fondo del braccio nord-est.

Uno spazio laboratoriale di circa 80 mq è stato ricavato al margine del braccio sud-ovest. L’illuminazione naturale avviene mediante una finestratura alta continua, dalla quale entra luce ingrediente. L’illuminazione artificiale è realizzata con corpi illuminanti sospesi al solaio latero-cementizio a vista, tinteggiato di grigio. La pavimentazione è in massetto di calcestruzzo cementizio. La posizione in seminterrato rende la struttura particolarmente esposta a fenomeni di umidità di risalita, particolarmente sulle pareti perimetrali. Gli impianti risultano inadeguati e non rispettano le attuali norme di settore. Manca l’impianto di ventilazione meccanica, particolarmente utile vista la situazione critica dal punto di vista igrometrico. Gli infissi sono inadeguati e non assicurano, allo stato, condizioni di sicurezza rispetto al rischio di allagamento in caso di eventi meteorici eccezionali.

Il progetto prevede un intervento volto alla riqualificazione di alcuni spazi del centro al fine di potenziarne la visibilità e l’attrattività cittadina e metropolitana.

La proposta prevede, in particolare, un lavoro sullo spazio esterno, al fine di garantire una migliore accessibilità e fruibilità, e la riqualificazione del piano seminterrato dell’edificio per accrescere la qualità dello spazio espositivo. Lo spazio esterno è pensato come avamposto espositivo (e per performance ed eventi all’aperto) in grado di segnalare il suo carattere sperimentale, legato all’arte contemporanea, attraverso i colori vivi della pavimentazione in cemento al quarzo e la presenza di installazioni artistiche all’aperto. La direzione di via Calore che fiancheggia il CAM è leggermente modificata al fine di ampliare lo spazio fruibile dai pedoni e di accogliere l’arrivo della pista ciclabile che collega i diversi interventi previsti dal PICS. Il tappeto colorato, a partire dalla via Duca d’Aosta, si sviluppa sino all’accesso al pianto seminterrato del CAM, che avviene tramite due comode rampe disegnate per eliminare le attuali barriere architettoniche. Lo spazio interno è pensato in modo tale da garantire la massima flessibilità ad ospitare diverse esposizioni temporanee, ma anche laboratori artistici e diversi appuntamenti culturali. L’ala dell’edificio immediatamente prossima all’ingresso è pensata come uno spazio “relax” in cui poter collocare una caffetteria, un book shop, una sala lettura; il centro dello spazio in cui convergono i diversi bracci dell’edificio è pensato come il luogo dei laboratori, arricchito dalla presenza di arredi mobili modulari e componibili in legno; la maggior parte dello spazio nelle due grandi ali laterali è destinato ad ospitare le mostre permanenti e temporanee. I servizi e gli spazi per il personale sono stati razionalizzati e ridistribuiti per una diversa e più discreta fruizione. Il CAM è uno spazio flessibile dedicato all’arte, alla creatività, alla loro diffusione: traendo spunto da importanti spazi destinati all’arte contemporanea – tra i più noti quelli del Palais Tokyo a Parigi – si è previsto di conservare l’aspetto “neutro” e apparentemente “non finito” della struttura, perché ritenuto particolarmente adatto a spazi destinati ad accogliere le sperimentazioni e installazioni d’arte contemporanea.

Con riferimento agli elaborati grafici, gli interventi edilizi previsti dal progetto sono nel seguito riassunti: – A. Interventi di sistemazione dello spazio esterno: – a1. Scavo a sezione obbligata e sistemazione mediante massetto in cls armato delle nuove rampe di accesso. – a2. pavimentazione in cemento al quarzo colorato in pasta, installazione di arredi esterni in legno ed impianto di illuminazione. – a3. arretramento della recinzione su via Calore e sostituzione della recinzione con struttura in tubolari metallici annegati in cordolo di cls armato (non visibili), al fine di garantire riconoscibilità e trasparenza. – a4. sistemazione dello spazio a verde prospiciente la nuova rampa e dell’area di parcheggio su via Duca d’Aosta. – B. Rifacimento dell’impianto di raccolta delle acque piovane con dotazione di un serbatoio per lo stoccaggio delle acque grigdi rain garden idonei a favorire l’infiltrazione profonda delle acque meteoriche provenienti sia dalla copertura che dall’area aperta; – C. Creazione di nuove uscite di emergenza (cfr. planimetria di progetto); – E. Protezione delle murature perimetrali da umidità in controspinta e realizzazione di intonaci deumidificanti sulle superfici interne e sulle restanti pareti ove esposte al fenomeno di umidità di risalita. Tinteggiatura complessiva con pitture silossaniche ad alta traspirabilità ed a base calce per le superfici sufficientemente protette. – F. Spostamento e adeguamento alla normativa vigente dei servizi igienici. – G. Inserimento di un impianto di ventilazione meccanica a tutt’aria con recuperatori di calore. – H. Verifica, adeguamento e integrazione degli impianti elettrico, idrico, termico, di smaltimento, di segnalazione e antincendio; – I. Realizzazione di un sistema di illuminazione, volto alla valorizzazione degli spazi espositivi e basso consumo energetico con gestione sia automatizzata che manuale e remota; – L. Sostituzione degli infissi interni ed esterni; – M. Fornitura di arredi, attrezzature informatiche e audiovisive.ie da utilizzare, opportunamente filtrate, per l’irrigazione e l’antincendio e la formazione