Mostra Napoli Solidale

di Salvatore Iavarone

Casoria – Nella sale della Biblioteca Comunale “Mons. M. Piscopo” di Casoria, sita in Via Aldo Moro n.26, fino ad Aprile si terrò l’esposizione delle 15 tele che hanno raccontato gli ALTRI NATALI, che sono i Natali di chi vive ALTROVE, degli emigranti e degli immigrati, dei rifugiati, ma anche dei malati, dei detenuti, dei senza dimora.  ALTRI NATALI sono i Natali di chi va o è andato ALTROVE, nel tempo e nello spazio, raccontando il passato o proiettandosi verso il futuro, i Natali delle seconde e terze generazioni e di quelle che verranno, i Natali di chi genera innovazione e rigenera la tradizione. Le tele sono state realizzate durante performance artistiche tenute a dicembre nelle maggiori piazze della Prima Municipalità, 15 artisti napoletani e non, hanno realizzato 15 tele. Da Piazza San a Piazza dei Martiri, dal Parco Virgiliano a Rotonda Diaz, da Piazza Plebiscito a Piazza Municipio , dalla Galleria Umberto al Teatro San Carlo, da Via Toledo al Lungomare e fino a Via Posillipo.

La mostra si è tenuta in Villa Comunale nella Casina Pompeiana da Dicembre 2023 a gennaio 2024, ed ora arriva a Casoria, ad ingresso gratuito fino ad Aprile.

Esporranno dieci artisti, in parte casoriani:

ANTONELLA DE SANTIS

TOMMASO ARCELLA

ALICE FIORETTO

ASSUNTA IMPROTA

AGOSTINO SAVIANO

CLEMENTE MARINO

ROBERTA GUARDASCIONE

ALEX SHOT

STELVIO GAMBARDELLA

IMMA FAIELLO

ANTONELLA DE SANTIS

OLTRE IL MURO DE SOGNI

Una bambina dai tratti delicati, il volto velato di tristezza, le braccia avvolte da fasce, simbolo delle ferite fisiche ed emotive che ha subito nel suo passato. Un passato che lo spettatore è libero di immaginare secondo il proprio sentire. Lei è in primo piano, ma è rivolta altrove, lontana dalla bellezza rappresentata sullo sfondo da un paesaggio luminoso e sereno. Il muro che metaforicamente la separa da quel mondo idilliaco rappresenta la barriera tra lei e una realtà che sembra irraggiungibile, evidenziando la divisione e la distanza che la separano dal bello e dal conforto di cui gli altri possono godere. Ma quel paesaggio luminoso e pieno di bellezza si offre a lei, accogliendola in esso, tenendola lì, quasi ad invitarla a superare la sua diffidenza.

TOMMASO ARCELLA “Il viaggio” Nei suoi vari aspetti Il treno dell’emigrato o dell’immigrato da cui dal finestrino vede lo spettacolo della natura; il viandante di passaggio con la valigia di cui non si sa se va o viene per necessità; l’albero dei libri nel viaggio tramite la lettura. Il tutto con la protezione della colomba. Nonostante l’atmosfera avversa del temporale… della vita. Tutta una simbologia. Oltre alla storia del castello e della colonna spezzata, un altro simbolo dell’incuria dell’arte del passato.

ALICE FIORETTO

 “never again, but maybe someday”

Tra i quartieri, si alza un’unica voce, il cui eco risuona fino alle arcate della Galleria Umberto di Napoli: giustizia e pace sono necessarie per i bambini che abitano zone afflitte da guerre e conflitti. Ci sarebbe tanto da imparare dalla genuinità infantile, forza generatrice di virtù e uguaglianza.

ASSUNTA IMPROTA

In collaborazione Con Casa Impresa Benessere Asl Na2 Nord “Battito di ali battito di libertà” L’opera biospaziale tipica dell’artista della luce Assunta Improta. La composizione presenta la centralità di una nascita di una sfera della grande poetessa e donna reclusa ma libera di Alda Merini da cui gli squarci “fontaniani” della tela sovrapposta crea in apertura di ali e di un fiore che apre la sua anima a ciò c’è è sotto ossia la piazza San Pasquale della Elité notturna napoletana che vibra nella notte e mostra come l’anima di chi sembra vivere nel buio trovare la propria luce. Il santo San Pasquale di chi la piazza prende il nome diventa lo sfondo del miracolo della vita. L’opera è anche un grande atto di arte terapia realizzato con i ragazzi del reparto psichiatrico Asl Napoli 2.

AGOSTINO SAVIANO

 “Particolare di Piazza dei Martiri-O pa’ (tecnica mista su tela)

 Invitato con altri artisti per questa mostra a rappresentare alcuni luoghi di Napoli, ho scelto Piazza dei Martiri… ho pensato a questo monumento come al leone ferito…. al popolo di Napoli che ferito dalle varie oppressione si è sempre rialzato… e nonostante tutto sempre un popolo accogliente verso gli altri e gli ultimi.

CLEMENTE MARINO

“Sempre per i poveri “

Forse pochi sanno che nel Parco Virgiliano c’è un busto dedicato al grande Mahatma Gandhi. Molti sono passati alla storia, nel bene e nel male ma poche persone hanno veramente dedicato la loro vita ad aiutare i poveri, gli umili, i reietti e Gandhi ben rappresenta, a mio avviso, lo spirito di NataleART: per questo motivo ho scelto lui per la mia opera. Un gigante e un esempio non solo per la sua generazione ma per molte generazioni a venire.

ROBERTA GUARDASCIONE

CARO PANORAMA

 Scorcio di Nisida, Belvedere del Parco Virgiliano, Posillipo (Na). Dallo sguardo di speranza di un detenuto all’interno della sua cella, il quale immagina la bellezza di un panorama a lui caro.

ALICE FIORETTO

“Qualcuno volò”

Nei reparti di ematologia ed oncologia tanti sono i pazienti che trascorrono le feste natalizie lontani dai propri cari. Eppure, tra una visita e l’altra, si instaura un rapporto di amicizia e solidarietà che tanto ricorda quello famigliare. Seppur non di sangue, i legami creati offrono sollievo e speranza a chi combatte costantemente.

ROBERTA GUARDASCIONE

CARA TERRA PROMESSA

Veduta da Via Caracciolo, lungomare di Mergellina, Napoli. Sullo sfondo il Golfo di Napoli si stende insieme al Vesuvio, silenzioso testimone dei secoli, siamo spettatori pronti ad accogliere una barca di immigrati, custodi di sogni infranti e speranze

ALEX SHOT

ACCOGLIENTE TRAMONTO

Opera realizzata a spray, raffigurante la veduta di Napoli vista da Posillipo. Una città che accoglie con calore la diversità di etnia.

STELVIO GAMBARDELLA

Piazza dei Martiri – il Natale degli invisibili Tecnica acrilico e china su tela.

Piazza dei Martiri, una delle piazze più importanti di Napoli è in contrapposizione con la povertà di chi spesso è invisibile agli occhi degli altri. Il Natale rappresenta moralmente un giorno di rinascita in cui la città di Napoli con il suo leone ruggisce e chiede accoglienza per chi magari è stato meno fortunato, in questo caso un clochard che riposa e sembra essere fuori del tutto dal concitato dei giorni prenatalizi.

IMMA FAIELLO

“LA CURA È L’AMORE” Via Toledo; quartieri spagnoli.

Un malato che volge fuori lo sguardo, che vede quanto amore sa trasmettere la sua città, e proprio grazie a quell’amore lì trova la forza per affrontare le prove a cui la vita l’ha sottoposto.

ASSUNTA IMPROTA

In collaborazione gruppo Habitat Asl Na 2 Nord “gli ultimi diventeranno i primi” L’opera biospaziale è realizzata da Assunta Improta secondo la sua linea stilistica e i gli tagli “fontaniani” da cui da luce un “oltre” alla centralità di una sfera in cui si intravede una cella la visione di un detenuto di un segregato qualsiasi umidi una condizione umana che cerca luce e libertà e che cerca di uscire e di vedere spiraglio di luce da cui si intravede la bellezza tipica del lungo mare di Napoli. Un lungo mare (fotografato da Gaetano Giglio) diventa teatro di libertà per chi in living ha colorato la tela principale che con forza nè da senso ottico di una Napoli vecchia ad una Napoli nuova moderna di una nuova forma di pensiero umanistico e di arte ossia uscire con la vita è la libertà dai propri schemi mentali e dalle proprie angosce che siano fisiche o emotive. L opera diventa dunque una sorta di processo di arte terapia essendo stata realizzata dall’artista insieme ai suoi collaboratori di artlux in therapy e di casa impresa benessere a scopo di inclusione sociale e divulgazione culturale verso un nuovo “ umanesimo”.

IMMA FAIELLO

QUESTO È IL PREZZO DELLA GUERRA “Napoli; piazza plebiscito.

Un bambino vittima di guerra, rannicchiato sulla bandiera del suo paese, affranto, rassegnato al suo destino. La bella Napoli, Piazza Plebiscito in questo caso, quasi è come se lo avvolgesse per dargli conforto