Non faremo polemiche sterili come potrebbe fare chi ragiona di pancia, lamentandosi che ristrutturare il comune non era una priorità, e che i soldi potevano essere usati per altro. Sappiamo bene che si tratta di finanziamenti regionali vincolati a specifiche opere. Ma neppure possiamo pensare che si resti in silenzio avanti ad uno spreco di denaro pubblico di queste proporzioni. Il palazzo comunale che doveva costare tre milioni di euro, alla fine costerà il doppio. Sicuramente bello, anche se con molte cose che potevano essere evitate, a cominciare dalla doccia privata del sindaco e dall’angolo cucina a suo servizio. La gravità sta tutto nel fatto che si è superato oltre ogni misura il tetto del 20% di costo aggiuntivo, arrivando a cifre di gran lunga superiori, il tutto senza una nuova gara. Su questo vi è stato l’interessamento della Procura, della Prefettura e dell’Anac, e certamente la tensione e la preoccupazione a piazza Municipio sta salendo in modo preoccupante, sicuramente su questa storia nei prossimi mesi si scriveranno pagine, ma non di giornali locali.