Durante il secondo conflitto mondiale, i soldati tedeschi nazisti erano e parevano instancabili, sempre al massimo dell’efficienza fisica. Nell’idea di superiorità ariana che comprendeva il concetto di superuomo non si escludeva il “doping”, come potremmo chiamarlo oggi.Nel 1937 Theodor Temmler brevettò una pillola chiamata Pervitin, a base di metanfetamina, medicinale che veniva costantemente somministrato ai soldati che aveva come effetto collaterale quello di eliminare gli scrupoli, oltre quello di garantirsi una superiorità in battaglia.La guerra lampo  assunse dunque un nuovo e spaventoso effetto con soldati capaci di prestazioni sovraumane. Alla lunga, la dipendenza condusse all’assuefazione e gli effetti dopanti diminuirono drasticamente. E – fortunatamente – la storia condusse il mondo verso la pace e la libertà. 
Domenico Setola(Dottore in Giurisprudenza e studioso di storia medievale e moderna)