L’associazione Libera con una rete di associazioni locali ha promosso presso l’istituto Dalla Chiesa l’incontro con padre Alex Zanotelli per parlare di migranti e di legalità. Ha moderato l’incontro il giornalista del Mattino Marco Di Caterino ed hanno partecipato Salvatore Iavarone presidente del Circolo degli Universitari e l’Opera don Calabria attiva nel quartiere delle Salicelle di Afragola. Ha portato un saluto il vice preside Domenico Divano e la referente di Libera Maria Saccardo, poi ampio spazio ai giovani e ai relatori su un tema particolarmente attuale. Padre Alex Zanotelli è nato a Livo (Trento) il 26 agosto 1938, fa parte dell’ordine missionario dei Comboniani di Verona. Dopo aver finito le medie ed iniziato le superiori si trasferì negli Stati Uniti a Cincinnati al fine di compiere gli studi di Teologia. Furono gli anni di John F. Kennedy e Martin Luther King che influenzarono notevolmente il giovane Alex. La sua formazione Teologica fu di scuola americana. Nel 1964, dopo aver completato gli studi di teologia a Cincinnati (Usa), venne ordinato sacerdote.  Dalla biografia scritta da Mario Lancisi si ricava una sintesi di quel periodo racchiusa in un pensiero: “La mamma lo ha sempre desiderato. Io non volevo né studiare, né diventare sacerdote. Quando ho preso la mia decisione, lei si è sobbarcata l’onere di trovare qualcosa in più per farmi studiare. Sentivo che la vita poteva avere un significato molto più largo, che la vita era bella se la si donava”. Come missionario comboniano partì per il Sudan meridionale, martoriato dalla guerra civile, dove rimase otto anni. Fu allontanato dal governo a causa della sua solidarietà con il popolo Nuba e della coraggiosa testimonianza cristiana. Il motivo dell’avversità governativa e di una parte della curia romana (una storia che ritornerà) e’ stata la scelta, sempre nel rispetto ed in accordo con i vescovi, di officiare messe che attingevano agli usi e ai costumi africani. Cio’ creava fastidi ai governanti sudanesi che vedevano una pericolosa commistione fra religione “straniera” e riti locali di un popolo osteggiato e a quanti a Roma facevano fatica ad accettare il Vaticano II. Le sue prediche erano di fuoco: denunciava le ingiustizie e metteva sotto accusa i responsabili del governo e dell’amministrazione corrotti, che intascavano i fondi destinati per lo sviluppo, sia locali sia provenienti da aiuti internazionali. Il suo obiettivo era applicare il Vangelo alla realtà storica in cui viveva: la sua formazione statunitense applicata agli schemi di corruzione africana. Fino al 2001 Zanotelli rimase a Korogocho, una delle baraccopoli che attorniano Nairobi, la capitale del Kenya. Attualmente vive nel quartiere Sanità di Napoli, uno dei simboli del degrado sociale, ma anche della possibilità di rinascita, del nostro Paese. In un contesto diverso, come a Korogocho, ha un solo obiettivo di fondo: “Aiutare la gente a rialzarsi, a riacquistare fiducia”. I comitati campani “Allarme Rifiuti Tossici”, “Pace, Disarmo e Smilitarizzazione del Territorio”, “Comitato Rom campano” ed il “Coordinamento Regionale rifiuti Campania” sono nati grazie all’idea ispiratrice di Padre Alex e svolgono fina dal 2006 una forte azione di cambiamento dal basso, basandosi sul principio della cosiddetta cittadinanza attiva, che si mobilita sulla base dei valori della pace, della nonviolenza, della solidarietà umana, dell’antimilitarismo, della tutela dei diritti e beni primari dell’essere umano, tra i quali in primo luogo la salute e l’ambiente.